comunicato stampa Ancora una volta sono gli accordi tra mafia e politica a infangare la nostra terra, ancora una volta è la connivenza della politica asservita agli interessi della mafia a mortificare la dignità della Sicilia e della nostra gente. In primo piano nuovamente un esponente di spicco del centrodestra siciliano ovvero quel Giuseppe Castiglione, […]
Giustizia catanese: malagestione Iacp, ennesimo rinvio del processo, prescrizione sempre più probabile. Uno scandalo nello scandalo!
Pubblicato il 16 Maggio 2013
Ennesima mattinata di beffa per quei pochi che ancora credono sul serio a questa giustizia. Un dibattimento nato “morto”…di iena miscredente
Malgrado gli annunci, con annesse “preoccupazioni” declamate (da parte di Cittàinsieme, Libera, Pd-Giuseppe Berretta), il processo per la malagestione dell’Iacp di Catania non comincia. Rinvio dopo rinvio: dal marzo 2012 quand’era stato fissato l’avvio del dibattimento siamo arrivati al 21 novembre 2013! Quasi due anni! E la prescrizione è dietro l’angolo, continuando di questo passo.
Per capire la storia ecco il link http://www.ienesiciliane.it/cronaca/3727-processo-iacp-catania-domani-la-prima-udienza-e-tutti-vissero-felici-e-silenti.html
Da arrossire di vergogna (quello che è accaduto anche oggi), se veramente ci fosse qualcuno a cui sta a cuore davvero la giustizia (ovviamente non a quelli che la usano per battaglie politiche o per colpire “avversari scostumati”). Così anche oggi, alla “velocità della luce”, tutto rinviato: problemi di collegio giudicante (alla terza sezione del tribunale di Catania -dove si trattano i reati contro la pubblica amministrazione- è ormai quasi routine), nel “marasma” di un palazzo di cosiddetta giustizia che dovrebbe fare sollevare gli animi e invece, troppo spesso fa solo ridere o piangere.
Possono attendere giustizia coloro che avrebbero diritto ad una casa popolare: ma a chi interessa davvero a Catania tutto questo? A chi? Dov’erano i rappresentanti di Cittàinsieme stamane? Al di là delle “indignazioni antiberlusconiane” Catania continua ad assistere -inerte- ad una “giustizia” che ripercorre quanto denunciato dal giudice Scidà. Una “giustizia” cioè che assiste, quando non contribuisce, alla spoliazione dei più poveri, dei loro diritti, delle loro speranze. Il “Caso Catania” è sempre d’attualità, anche nell’ “era del rinnovamento”.
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