Giustizia catanese, processo appello parcheggi: tutti assolti! E Tuccio D’Urso punta il dito contro “la malagiustizia e la malapolitica che hanno lavorato contro la città”


Pubblicato il 22 Aprile 2013

A fine udienza, dopo la sentenza che conferma quella di primo grado, l’ex direttore dell’ufficio speciale del traffico urbano dichiara ai cronisti che…

di iena miscredente In una città di piccoli opportunisti, di moralisti della domenica, di tartufi di provincia, di calcolatori “ora e sempre mi faccio i cazzi miei”, di voltagabbana in servizio permanente effettivo, a seconda di come tira il vento(e gli interessi), c’è ancora spazio per alcune verità “politicamente scorrette”, quelle che fanno inorridire i benpensanti. A pancia piena.

Ecco, oggi, l’ing. Tuccio D’Urso (nella foto in alto), al termine dell’udienza che ha sancito anche in appello la sua innocenza (aveva chiesto l’assoluzione anche la Procura Generale!), assieme a quella degli imputati nel processo cosiddetto dei parcheggi (nella foto il momento della lettura del dispositivo da parte del presidente della terza sezione penale della Corte d’Appello Salvatore Costa) ha dichiarato, con gli occhi rossi per l’emozione, ai cronisti: “mi dispiace per la città di Catania perchè rinuncerà a un grande momento di sviluppo. Questo processo fa giustizia alla mala giustizia catanese. Questa città è in mano a pessimi operatori di giustizia che hanno dimostrato, durante tutto questo processo, di tenere in scacco la città e il suo sviluppo e questo viene pagato giorno per giorno da migliaia e migliaia di cittadini”.

Quale il suo rammarico più grande?“Questo, quando è stato sequestrato il cantiere lavoravano cento padri di famiglia e altri seicento si apprestavano a lavorare negli altri cantieri. Tutta gente che è emigrata e che poi ora è stata travolta da una crisi che avrà sbocchi in tempi lontani e questo si deve soltanto ed esclusivamente alla malagiustizia confortata e stimolata da una pessima politica.Non posso non ricordare l’attività realmente deleteria dell’on Enzo Bianco che in quegli anni si è ferocemente battuto contro la realizzazione di questi parcheggi, così non posso non ricordare l’attività anch’essa deleteria dell’attuale sindaco di Catania Stancanelli che in primo grado si è costituito contro di noi chiedendo la condanna e il danno economico salvo poi cingendo la fascia tricolore presentarsi l’indomani con una faccia di bronzo di particolare spessore all’inaugurazione della ripresa dei lavori”.All’ing. D’Urso è stato chiesto del problema dei flussi viari a Catania…ecco la risposta:“Come è stato ricordato dall’avv. Galati (suo difensore, ndr) in quest’aula l’ufficio speciale ha lasciato in parte realizzate in parte progettate ma tutte finanziate una mole di infrastrutture assolutamente necessarie per risolvere il problema del pendolarismo da e per Catania che si svolge ogni giorno.Avevamo cominciato il lavoro alla circovallazione, i primi sei parcheggi su tredici quelli scambiaatori, i nove parcheggi sotterranei, l’asse attrezzato, la viabilità del ‘Cannizzaro’ realizzata, la circonvallazione senza semafori e con i ponti abbattuti, avevano dato l’inizio e l’esempio di come si potessero camabiare le cose.Questo è stato intercettato da una pessima politica, di cui ho ricordato gli autori principali, Bianco e l’attuale sindaco ed è stata intercettato dalla pessima magistratura.Questi hanno veramente lavorato contro la città di Catania, contro gli interessi della città, hannocriminalizzato una persona che in fin dei conti alla fine si è battuta come un leone per la città di Catania come Umberto Scapagnini, ci hanno accusato di tutto e anche di più, sono andati a scavare nel recondito delle nostre situazioni familiari e personali non hanno trovato assolutamente nulla se non l’impegno e il sacrificio di quegli anni nei confronti della cittàe come si è dimostrata in maniera inequivocabile una perfetta azione amministrativa che è stata dimostrata dai migliori periti cercati in tutta italia”.

  l’ing. D’Urso con i cronisti


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