“Ci abbiamo provato per decenni a realizzare la separazione delle carriere e la magistratura si è sempre opposta. Chiunque abbia tentato di farla è stato poi punito. La riforma è importante e sarebbe importante per tutto il paese. Manca però l’eliminazione del totem dell’obbligatorietà dell’azione penale”, così Rita Bernardini, Presidente di Nessuno Tocchi Caino e capolista Isole per Stati Uniti d’Europa, ieri sera nel corso della trasmissione ‘Quarta Repubblica’ a proposito della riforma della giustizia. E sul caso Toti ha dichiarato “ forse nessuno sa che l’Italia è stata condannata il 23 maggio proprio su come vengono fatte le intercettazioni nel nostro paese all’unanimità. Pannella diceva ‘ormai in Italia la democrazia si sta deteriorando, dobbiamo rivolgerci alle giurisdizioni superiori’.
Penso-ha proseguito- al caso Cavallotti sulle misure di prevenzione che vengono usate a dismisura e con cui la magistratura può distruggere imprese e famiglie. La riforma essendo anche una riforma costituzionale richiederà tempi lunghi e visto come è organizzata la magistratura associata, bisogna vedere quanto condizionerà la classe politica. A partire dal caso Tortora aspettiamo questa riforma. Le nostre carceri inoltre sono fuorilegge. Su questo, insieme a Roberto Giachetti, ho fatto una proposta e chiedo che venga valutata”, ha concluso Rita Bernardini giunta oggi al 26° giorno di sciopero della fame per le condizioni inumane e degradanti del sistema penitenziario.
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