“Guerra all’aeroporto” di Fontanarossa, parla Pietro Agen: “ho ‘perso la partita’, ma…”


Pubblicato il 22 Agosto 2012

Intervista al dirigente di Confcommercio, già Presidente della Camera di Commercio di Catania (nella foto). Al centro il tema “caldo” del futuro dello scalo catanese e lo scontro in corso da mesi. Ecco cosa ci ha risposto…di iena con le ali marco benanti

Dott. Agen, ha seguito le vicende ultime legate alle nomine dell’aeroporto? Qualcuno ha malignato: Agen è andato a vedersi le Olimpiadi, insomma relax, quasi disinteressato, come uno che -metaforicamente- ha “perso la partita”… “Per le Olimpiadi avevo prenotato da otto mesi, è stata una bellissima esperienza dove si è fatta scuola di sport, lealtà e gioventù, tutte cose di cui la Sicilia avrebbe bisogno. Certamente sull’aeroporto ho perso, sognavo di decidere senza la politica, qualcuno ha rifiutato anche solo di aprire il dialogo. Oggi, forse, quei qualcuno hanno capito che ancora una volta ha perso la Sicilia, purtroppo troppo tardi …………!”

A suo avviso, perchè ancora non si è raggiunto un risultato finale sulle nomine? Secondo lei, sta decidendo o deciderà la politica? “Perché il mancato accordo tra le Camere di Commercio non poteva che dare forza alla politica ed in particolare al gruppo Lombardo come i fatti stanno ampiamente dimostrando. Non so se deciderà in senso assoluto la politica ma certamente sarà determinante nelle scelte!”

Intanto, secondo autorevoli giuristi, il cda Sac sarebbe scaduto e decaduto. Che ne pensa? Si può tirare avanti in questo modo? “Credo che gli autorevoli giuristi abbiano ragione e questo conferma quello che da tempo affermo: esisteva un patto per impedire che la Camera di Commercio di Catania svolgesse il ruolo di maggiore azionista dell’aeroporto, si è cercato di commissariarla sotto la risibile regia dell’assessore Venturi (anche se per la verità mi è sempre sembrato più il pupo che il puparo) non riuscendovi si è fatto in modo di rinviare tutto pur di far scadere i legittimi organi camerali, i risultati sono sotto gli occhi di tutti!”

Sul ruolo del Presidente Gaetano Mancini, qualcuno parrebbe dire: ‘eseguiva una volta ciò che diceva Agen’: e’ vero? E poi cos’è cambiato nei vostri rapporti? “Mancini non ha mai eseguito ciò che diceva Agen, si confrontava, a volte si era in piena sintonia altre no, se vi è sempre totale accordo vuol dire che qualcuno non ha la testa per pensare! Difficile capire cosa sia successo, direi che qualche cosa è cambiato a seguito delle vicende Katane e Global, senza attribuire colpe credo che in un caso ci sia stata poca chiarezza, nell’altro una fretta sospetta soprattutto in un consiglio in scadenza! La vera colpa che attribuisco a Mancini, e lo ho confermato a Lui personalmente pochi giorni fa, è quella di non aver accolto la richiesta prima mia e poi della giunta camerale di Catania di accelerare il rinnovo della Sac, noi avevamo capito da mesi il gioco dei compagni di Venturi ! Lui forse no!”

Ma dietro tutto questo baillame, per caso c’è qualche grande affare? Global service, privatizzazione o altro? “Che ci siano grandi affari è evidente: Goibal in testa ma non solo. Per la privatizzazione bisognerebbe parlare con Riggio che sulla vicenda come per altro sulla WindJet non mi pare proprio un terzo garante come credo dovrebbe essere il presidente dell’Enac.”

A vedere da fuori si potrebbe pensare ad una misera “lotta per la poltrona”: è legittimo pensarlo? Se fosse vero che giudizio dare di una classe dirigente che fa questo? “La lotta per le poltrone c’è sempre stata e sempre ci sarà, il fatto grave essendo la Sac una società per azioni è che a decidere non siano i soci ma altri ! Alla faccia della legalità”.

Ma -a quanto ne sa lei- quali sono i nomi dei “papabili” alla presidenza e al ruolo di ad di Sac? “Non mi interessa più di tanto, la Camera di commercio da me guidata ha offerto nomi di ottimo livello se le indicazioni saranno tradite ci sarà tempo per divertirsi, nulla è meno stabile della politica!”

Lei ha più volte evocato situazioni da verificare sul consorzio “Katane”: qual è l’aspetto più bizzarro a suo avviso in questa storia? Ma poi se fosse vero quel che si dice in tema di situazioni economico-finanziarie fra Sac, Katane e Gh qualcuno potrebbe essere legittimato a pensare che dietro ci potrebbero essere protezioni politiche o economiche? “Sulla vicenda Katane in tempi non sospetti ho presentato un esposto in Procura e quindi ritengo di non esprimermi, certo stupisce vedere che mentre società del gruppo licenziano altre assumono senza concorso ……..ma siamo a Catania. Non credo in questo caso a protezioni politiche o economiche credo piuttosto a piccole cose di paese e a molte ambiguità”.

Ultima cosa in tema di elezioni regionali: due motivi per votare e non votare Musumeci? Idem per Crocetta. “Un motivo per votare Musumeci ? La sua storia che credo che sia l’ unica cosa che dia garanzie di un politico. Un motivo per non votarlo? Forse perchè speravo di rivederlo alla Provincia o al Comune! Un motivo per votare Crocetta ? Dopo che è diventato evidente il patto con Lumia e Cracolici mi è difficile trovarlo, ho apprezzato in passato il suo impegno antimafia ma questo non può essere l’unico requisito per qualsiasi incarico, ci vuole anche altro! Un motivo per non votarlo? La convinzione che la Sicilia abbia bisogno di un Monti (magari più simpatico) e non di uscite folcloristiche!”


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