Ha ragione Micciché: si riformasse la Commissione Antimafia saremmo cento passi avanti


Pubblicato il 03 Settembre 2018

A Micciché per aver detto, nel discorso di insediamento, che la Commissione Regionale Antimafia «non funziona e va rivista» va fatto un plauso. D’altra parte, dell’altra commissione, quella nazionale, la regionale ne è la copia in piccolo: è solo la nazionale, infatti, ad avere certi poteri; alcuni addirittura simili alla magistratura.Che poi, per dirla tutta, di cosa vogliamo si occupi la Commissione nazionale se non delle cose di casa nostra: la mafia è siciliana, calabrese, campana e pure un po’pugliese. Certo «la mafia s’è spostata al nord», si dice; dunque, non c’è da stupirsi se già Lombardia e Piemonte, per esempio, ne abbiano istituito una propria di Commissione: tutte versioni bonsai della nazionale. Insomma, il presidente dell’ARS, Micciché, ha posto una questione: far della Commissione Antimafia una Commissione Anticorruzione. Se la trasformazione della Commissione ne rendesse più incisive le funzioni che ben venga la proposta; così ché la politica non si rivolga sempre a Cantone. Del resto «non si può parlare di mafia in generale», l’assunto da cui è partito Micciché; non è un caso abbia chiesto un incontro proprio a Claudio Fava che, a suo tempo, etichettò come «dei pennacchi, delle vetrine e delle cricche» l’antimafia degli Helg & Montante, dei Crocetta & Lumia. Lo stesso, in fondo, fece l’allora presidente della suddetta commissione, Nello Musumeci, non esitando a definire «mafia dell’antimafia» il «cerchio magico». Dell’incontro tra Fava e Micciché sia di Musumeci la regia. Ne discutessero davvero saremmo avanti di almeno cento passi.


Dalla stessa categoria

Lascia un commento

Altre Notizie

3 min

“Luca, ma le sembra normale che un ex calciatore si sfili i calzoncini, indossi la cravatta e d’improvviso divenga un manager di calcio?Io ho studiato per occupare il ruolo che occupo. ” È stata questa la risposta datami da un importante e qualificato manager, che conosce Vincenzo Grella, dinanzi al mio quesito sull’operato del vicepresidente […]

2 min

Riceviamo e pubblichiamo: Sono trascorsi ben cinque anni da quando in quella infausta notte del 20 gennaio 2020, 16 famiglie che vivevano tra Via Castromarino e Via Plebiscito sono state strappate alle loro case, senza mai più ritornarvi. Case ancora oggi inabitabili, inagibili, sinanco depredate degli arredi da parte di ignoti, sommando al danno la […]