“I Piani urbani integrati carenti sul piano sociale. E i cittadini non hanno partecipato alle scelte come prevede la norma”. Il Sunia chiede che vengano coinvolti i quartieri e che si punti all’edilizia abitativa pubblica


Pubblicato il 11 Luglio 2023

È oramai assodato che i progetti di rigenerazione urbana devono essere destinati alle aree più disagiate della città. Ma per il SUNIA di Catania gli interventi programmati nell’ambito del PUI (Piani urbani integrati) della città di Catania, “non solo presentano carenze evidenti proprio sotto il profilo sociale ma non hanno ancora attivato quei processi partecipativi che la stessa norma prevede e che avrebbero potuto evidenziare i bisogni reali delle comunità”.

La segnalazione arriva dalla segretaria del sindacato degli inquilini di Catania, Agata Palazzolo, e dalla segretaria di Sunia Sicilia, Giusi Milazzo.

Il timore è che i Piani siano destinati a progetti non pienamente “su misura” per i bisogni reali delle fasce deboli “così come per esempio prevedono i piani urbani integrati nell’ambito del PNRR, pensati per intervenire nelle aree marginali della città per contrastare il disagio di chi in quei contesti vive”.

Per il Sunia Catania e Sicilia, dunque “serve che venga prevista la riqualificazione per fini sociali di strutture pubbliche abbandonate per la realizzazione di edilizia sociale e dunque  di un nuovo modello abitativo.  -spiegano Palazzolo e Milazzo- Pensiamo poi che i piani integrati possano costituire un nuovo modello di pianificazione che guardi all’integrazione di fondi e interventi per potenziarne l’efficacia”. 

Nonostante siano stati attivati da parte dell’ amministrazione comunale, da poco più di un mese, incontri pubblici  sul tema a cui il Sunia ha partecipato, non sono mai stati realizzati gli incontri richiesti sui territori “a tu per tu” con gli abitanti; come se non bastasse, le osservazioni delle parti sociali e dei comitati sono rimaste senza risposta. 

Il Sunia ha chiesto che gli interventi non siano scollegati dai progetti che beneficiano di altre fonti di finanziamento e che si costituiscano i laboratori di quartiere. I quartieri sono infatti i luoghi più adatti in cui strutturare la partecipazione dei cittadini.


Dalla stessa categoria

Lascia un commento

Altre Notizie

1 min

“Tutti i nodi vengono al pettine: quando c’è il pettine.”-disse Leonardo Sciascia. Oggi è drammaticamente il 23 febbraio 2025: il Papa non sta tanto bene, il mondo pure, ma dalle parti di ienesicule si festeggia lo stesso. “Che gente! Privi di senso dell’opportunità” -dirà qualcuno. Ma questo qualcuno non sa che sono arrivati anche per […]

1 min

Tratto dai documenti forniti in conferenza stampa dall’associazione. “Apprendiamo in questi ultimi giorni che il 14 marzo si dovrebbe tenere la Conferenza di servizi Decisoria per il rilascio di una concessione demaniale, per 99 anni, ad una impresa che vorrebbe costruire un porto turistico con le relative infrastrutture turistico-ricettive e commerciali. Tutto ciò, ancora una […]

6 min

Documento diffuso in occasione della conferenza stampa di stamattina dell’associazione. “IL NUOVO PIANO REGOLATORE DEL PORTO: siamo sicuri che ci porterà dei vantaggi? In questi mesi i mezzi d’informazione ci hanno illustrato un avveniristico Piano Regolatore del Porto (PRP). A qualcuno sarà venuta in mente Barcellona o Genova, rinate con il rinnovamento del porto. Ma […]

4 min

Le associazioni animaliste diffidano i Comuni e l’Asp Veterinaria di Catania a predisporre una CABINA DI REGIA per concordare linee guida univoche e protocolli per il contenimento del randagismo COMUNICATO STAMPA Le associazioni animaliste diffidano i Comuni e l’Asp Veterinaria di Catania a predisporre una CABINA DI REGIA per concordare linee guida univoche e protocolli per […]