Ieri, dal Presidente della Regione Siciliana era arrivata un’ordinanza assai restrittiva in tema di emergenza Coronavirus: fra l’altro, è stato disposto niente sport all’aperto. Oggi, è arrivata ordinanza del Ministro della Salute Roberto Speranza. Cosa prevede?
Il governo ha “vietato l’accesso a parchi, ville, aree gioco e giardini pubblici”, mentre per quanto riguarda lo sport all’aperto “resta consentito svolgere individualmente attività motoria nei pressi della propria abitazione, purché nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona”.
Inoltre nell’ordinata si legge che “sono chiusi gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande posti all’interno delle stazioni ferroviarie e lacustri, nonché nelle aree di servizio e rifornimento di carburante, con esclusione di quelli situati lungo le autostrade, che possono vendere solo prodotti da asporto da consumarsi al di fuori dei locali”. L’ordinanza del “Colon”Nello Musumeci, invece, prevede la chiusura, ad eccezione delle farmacie di turno e delle edicole, degli esercizi commerciali la domenica.
Insomma, qualche “spiraglio” di luce e di razionalità per i “runner”, i corridoi, al centro da giorni di una campagna di odio per presunti rischi legati al contagio, in una società ormai dominata dalla paura e dalla paranoia collettivista.
Una delle poche voci che in questi “giorni bui” hanno mantenuto la “barra” del diritto (qualcuno ricorda ancora la gerarchia delle fonti?) è l’avv. Rocco Todero. Aveva scritto sulla sua bacheca: “il Governo ponga fine a questa cacofonia di ordinanze dei Presidenti di Regione che incidono in maniera inammissibile sulla tutela della salute e sulle libertà civili. Basta mania di protagonismo.”
E oggi ha scritto ancora:
“qualche ora fa avevo sottolineato l’importanza di una disciplina uniforme su tutto il territorio nazionale. Qualche minuto fa Ministro della Sanità, almeno per ciò concerne le passeggiate, lo sport e le aperture degli esercizi commerciali, lo ha fatto. Adesso il Presidente Musumeci e il Governatore De Luca si mettessero il cuore in pace. E speriamo che il Governo prosegua con disciplina uniforme anche per il resto.“
Quindi, per i profili disciplinati dall’ordinana del Ministro vale questa, non l’ordinanza regionale.
Insomma, pur ricordando -naturalmente- che occorre rispettare norme di sicurezza e di rispetto per sé stessi e gli altri visto il rischio legato alla malattia, non resta che evidenziare che per fortuna non siamo tutti “adoratori” della forza. Che, tante volte, serve solo a coprire la falle delle classi dirigenti, attirando l’applauso di masse terrorizzate e talora manipolate dal Potere.
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