“Esprimo soddisfazione per l’approvazione in VI commissione di un emendamento da me promosso che incrementa di 10 milioni di euro le risorse previste per i comuni in ordine allo svolgimento del servizio Asacom. Una misura concreta, accolta all’unanimità dai parlamentari della Commissione, che ha avuto il parere favorevole del Governo. Il mio auspicio, adesso, è che tale provvedimento possa […]
I Sudditi di Otto Von Trantino
Pubblicato il 20 Luglio 2024
di iena col Barone Rosso Marco Benanti
Ieri, durante la conferenza stampa in cui il Comune di Catania presentava l’iniziativa (pagata con i soldi del comune con un affidamento diretto con procedura d’urgenza) folgorante che spiega ai ricchi l’importanza di buttare la spazzatura correttamente, il sindaco si è lasciato scappare una frase che consideriamo illuminante e rappresentativa del suo manifesto politico. Una dichiarazione che sembra uscita direttamente dalle disamine politiche di Grunt von Grunt.
Per chi non lo conoscesse, Otto Grunf, tedesco di Germania, è un nostalgico pasticcione che “combatté” nella prima e nella seconda guerra mondiale come addetto meccanico per l’aviazione tedesca. Tuttavia, al contrario dei suoi connazionali, svolse un pessimo servizio, sabotando diversi aerei, incluso quello del Barone Rosso. Dopo la caduta del Nazismo, ricevette addirittura un encomio dall’esercito americano.
Secondo quello che leggiamo dall’articolo di Ivana Zimbone del Qds, per il sindaco, le società più evolute sono quelle
composte da sudditi e non da cittadini.
Qualcuno dovrebbe spiegargli il concetto di soglia di rappresentanza, teoria sviluppata da Stein Rokkan, ormai qualche annetto fa, ovvero quel momento in cui uno Stato moderno diventa una democrazia proprio quando i sudditi diventano cittadini. A suo dire, questi sudditi dovrebbero addirittura chiedere scusa a chi gli ha fatto perdere la seconda guerra mondiale.
Alla luce di quanto affermato da quando è uscito questo articolo del QDS, abbiamo una domanda che ci tormenta: per essere dei sudditi civili, noi italiani, a chi avremmo dovuto chiedere scusa?
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