Al Leonardo Da Vinci, i rossazzurri piegano il Gela per 88-67 foto di Romano Lazzara. ALFA BASKET CATANIA 88 GELA BASKET 67 Alfa: Valastro, Gatta 12, Drigo 6, Torrisi 5, D’Aquino, Budrys 14, D’Augusta Perna, Patanè 14, Pappalardo 4, Janjusevic, Barbakadze 8, Abramo 25. All. Zečević. Gela: Musikic ne, V. Bernardo 3, Stanic 10, Julakidze, […]
IENARUBRICA: ALLERTA METEO, “ENZO” TRANTINO SBEFFEGGIA “SABBUCCIO” POGLIESE. INCONSAPEVOLMENTE?
Pubblicato il 26 Novembre 2023
SINDACO MA CHE COMBINI?
Con tono e passo militaresco (ah, la nostalgia canaglia…), il sindaco di Catania ha lasciato il segno –mediatico, s’intende- in questa settimana di maltempo. Sollecitato da tanti ragazzi in attesa della “sognata” allerta meteo risolutrice (tradotto, “calia” a scuola, per i non catanesi “marinare” la scuola), il primo cittadino, in vena di ironie, di frizzi e di lazzi, ha redatto uno dei suoi proverbiali post a sfondo “filosofico-esistenziale”. In sostanza, un monito severo (ah, la nostalgia canaglia…) rivolto agli studenti per ricordare loro che le allerta meteo sono una “cosa seria”. Fulminante (non il commento scellerato allegato)! E non solo per la pioggia battente sulla città sempre allagata o quasi. Ma perché, semmai, a qualcuno è sembrato un “post” che –inconsapevolmente?- è stato di fatto una “retromarcia” rispetto agli “standard pogliesiani”, quelli, insomma, che fecero –per un breve lasso di tempo- la fortuna del predecessore, osannato da migliaia e migliaia di studenti catanesi sulle note di “Grazie Sabbuccio”… per la chiusura delle scuole.
Sarà stato un caso, molto probabilmente. Ma, intanto, almeno in queste cose, in questa comunicazione, tutta “filosofia maestra di vita” l’attuale sindaco dà il suo meglio. Su piano dei fatti e delle azioni, meno, molto meno. Antico vezzo, si dirà, certamente con predecessori di rango, come quelli dei tempi della “Catania rose e fiori”. Insomma, ai tempi del bluff.
La “Storia è maestra di vita”: più che ogni possibile richiamo filosofico, questo si dovrebbe dire al sindaco. Per il momento, l’appellativo di “Enzo” non glielo toglie nessuno, anche perché con quell’accensione natalizia di venerdì scorso abbiamo per un attimo rivissuto i tempi del bluff, pardon del sogno. A proposito: un concerto di Carmen Consoli? Un balletto di sorrisi? Forza, che la “lunghezza d’onda” è la stessa.
iena marco benanti.
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