Da LiveSicilia: dalla stessa giunta arrivano candide (?) conferme dello stato di abbandono di una città. Ma l’assessore Porto è cosciente del fatto che ha raccontato cose che dovrebbero portare alle sue dimissioni?
E il sindaco Trantino, frattanto, sulla vicenda assume un atteggiamento di basso profilo.
Il 6 febbraio scorso, su LiveSicilia Antonio Condorelli ha riportato le dichiarazioni dell’assessore comunale alla polizia municipale Alessandro Porto. Una serie di affermazioni piuttosto gravi che potrebbero sembrare uscire dalla bocca di un oppositore della giunta Trantino. Invece, provengono dallo stesso assessore al ramo! Niente male. Bisogna riconoscere che Porto ha dimostrato onestà intellettuale. O forse non si è accorto di dire cose che potrebbero sembrare quasi un’ “autoaccusa”?
Di Antonio Condorelli, pubblicato il 6 febbraio scorso.
“Ben 14 telecamere d’ultima generazione dovevano sorvegliare la Villa Bellini, ma tra queste, come conferma a LiveSicilia l’assessore alla Polizia Municipale Alessandro Porto, “solo 5 funzionavano perché siamo riusciti a sostituire le batterie dopo due anni”. Si tratta di un maxi appalto per la sicurezza di Catania, da 800 mila euro, aggiudicato nel 2020, che aveva “l’obiettivo di “integrare le azioni a carattere sociale – annunciava il Comune – e di controllo del territorio da parte degli organi di Polizia, i quali, presso le centrali operative, accederanno alla visualizzazione delle immagini di tutte le telecamere, e presso il Server avverrà la registrazione continua delle stesse riprese televisive”.
“A luglio – spiega l’assessore Porto – ho contattato la Vodafone che non aveva mai consegnato le sim delle telecamere. Il sistema di alimentazione funzionava a batterie, ma dopo essere state ferme due anni si erano guastate”. Su 212 telecamere installate a Catania, “150 non funzionavano – ha verificato Porto-. Abbiamo già acquistato le altre batterie, ma a causa delle festività natalizie non sono ancora arrivate”.
La postazione fissa dei vigili urbani si trova a circa “10 metri” dal luogo dell’orrore. Nessuno della Municipale era sul posto. “Essendo le 19.30 – continua l’assessore – è possibile che l’auto stesse smontando o che fosse impegnata in un giro di ricognizione prima di chiudere”.
Dal momento in cui la ragazza e il suo fidanzato sono stati circondati e trascinati nel bagno e per tutta la durata dello stupro, nessun esponente delle forze dell’ordine è intervenuto. “Siamo con circa 200 vigli urbani per tutta Catania – insiste Porto – dei quali circa 100 sono inabili e 40 lavorano a tempo determinato. Il sindaco è andato a Roma a chiedere nuove risorse umnane, che dovrebbero arrivare entro l’anno, è un segnale importante del governo”. “
Insomma, in conclusione:
diamo a Cesare quel che è di Cesare, diamo a Porto quel che è di Porto: onesto! E per le dimissioni? Non esageriamo e ricordatevi tutti dove siamo.
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