Catania 3 febbraio 1995: in un clima di grande partecipazione democratica, Catania ha vissuto un momento centrale delle celebrazioni sacre della sua patrona Sant’Agata.Il sindaco “Enzo”, con la sua amministrazione, ha organizzato un evento mirabile: un concerto al “Circo Duomo”, una rivisitazione catanese del “Circo Massimo” di Roma, uno dei luoghi preferiti dagli Imperatori per i loro eventi-spettacolo per accontentare gli istinti del popolo
.In questo clima sacro e spettacolare, il concerto ha vissuto momenti di alto profilo. Tutti, gente di destra, di centro, di sinistra e magari gente confusa dalla propaganda (la maggioranza) si sono ritrovati partecipi di un evento-spettacolo. Una mirabile creazione di “luci&sacro” che si è arricchita di una “guest-star” (ospite d’onore, stile film), il Presidente del Consiglio dei Ministri( e dire che nemmeno il Prof. Scapagnini osò portare Berlusconi all’evento della sera del 3 febbraio…)
Il tutto condito da una narrazione per ragazzi con problemi di comprensione di un testo.
Per la Santa, grandi onori come da tradizione: una festa democratica, partecipata e condivisa. E piena di luci e cotillons. Severe le misure prese dall’Amministrazione anche per le presenze a Palazzo: zone riservate, controlli serrati, assenze di presenze non in linea con il momento regale e reale. Sembrava –dicono taluni- di stare a Versailles.
Mancava, però, i Reali di Francia, sostituiti da esponenti della locale classe dirigente. Che democraticamente si è affacciata dal balcone, guardando il popolo stipato attorno ai simboli della Santa. Si segnalano, però, critiche dal mondo laico, per il quale sarebbe stata più opportuno lustrare meglio luoghi e simboli della devozione. Per maggiore decoro. Come accade in una nota Biblioteca del centro storico, che sarebbe nota anche per la limpidezza delle copertine suoi tanti libri, ben disposti a schiera.
Non lo sono, invece, gli istinti feroci che da tempo (ma molti non se ne sono accorti) caratterizzano le strade di Catania: per fortuna, le multe per divieto di sosta fioccano. E -su questo- non si scherza. Molto meno sulla tradizione: non si sale sulla Carrozza, i fuochi della “sera del 3” sono stati una delusione, musica del concerto in buona parte che non c’entra nulla con la Festa, l’invito ad un capo di un governo politico…tutto in linea con la tradizione?
Si registra, purtroppo, la presenza di voci discordanti (forse inviate da forze oscure o da portatori di interessi del grande capitale) che avrebbero da tempo chiesto: ma dopo tante luci e propaganda, il sindaco farà qualcosa di serio? Parrebbe che siano state prese subito misure di sicurezza contro la diffusione di simili disfattiste voci.
Altre avrebbero ricordato: “c’è stato un tempo in cui un sindaco spettacolarizzava tutto, per fortuna è finito. Ora è tutto cambiato”.
Ienesicule
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