Sindaco, che fa oltre le comparsate da Cucuzza?
Con l’inizio del nuovo anno ritorniamo a inviare due righe di “dettagli&minchiate” al primo cittadino di Catania City.
Dopo l’ultima comparsata sugli schermi tivvù, nel fortunato appuntamento del venerdì con le ficcanti domande di Michele Cucuzza, abbiamo avuto una conferma: Trantino è il “sindaco delle regole”. Ma talora –involontariamente- dimentica alcune cose di dettaglio.
Anche l’altro giorno, il primo cittadino di Catania si è confermato “tutto d’un pezzo” –in nome delle regole- su temi fondamentali: macchine in divieto di sosta, parcheggio “selvaggio”, telecamere manomesse. Oltre alle scuole prese d’assalto –guarda caso in periferia, il “mondo dei cattivi”- da “morti di fame” (“copyright Trantino 2024”).
Dopo mesi a combattere sul video, come sui social, in Municipio come sul motorino, come con la paletta di vigile, il sindaco ha confermato il suo ruolo di inflessibile “tutore dell’Ordine”.
Allora, noi tentiamo di aiutarlo, segnalando lui alcuni “argomenti di dettaglio” che forse con il rispetto delle regole hanno una qualche vaga aderenza:
vicenda Sac, in particolare “sorte” dell’aerostazione Morandi, dove pare trionfare l’interesse pubblico;
vicenda “guerra dell’acqua”, con annessa “guerra al commissario” nominato dalla Regione (insomma una sorta di “commissariamento in freezer”), con annesse sentenze non rispettate dell’Autorità Amministrativa e rischio di commissariamento da parte del Cga (sindaco, lo statuto dell’Ati prevede il commissariamento, che fa, glielo dice agli altri sindaci?;
la mirabolante “epopea di Salvo Fiore alla Fce”, con annesse dichiarazioni a go go, con tutto un mondo di lavori e di spesa pubblica: in questo caso la invitiamo a sollecitare “il rispetto per l’Intelligenza”;
la mirabolante “epopea di Biagio Bisignani superdirigente –onnipresente- del Comune di Catania”, di recente rinviato a giudizio (è innocente a norma di Costituzione), ma che lei forse ha pensato di spostare ad altro incarico? C’ha pensato?
la stupefacente vicenda del Vecchio San Berillo, dove –a sentire l’ing. Maurizio Palermo, in un recente incontro pubblico- ci sarebbero state inadempienze, violazioni, e soprattutto la cui intesa con i proprietari del 2012 sarebbe già decaduta. Ne ha sentito qualcosa?
La mirabolante privatizzazione del Porto di Catania per soli 25 anni: fra l’altro, quando decine di persone perderanno il lavoro c’andrà a parlare lei?
Buona Domenica.
Ps: Le segnaliamo le cartacce di corso Italia e la “sosta selvaggia” attorno a piazza Verga. Da collega, anche da collega, intervenga.
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