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Ignoranti al Potere, Gianni Coppola: “sulle parole di Morra ecco cosa penso…”
Pubblicato il 22 Novembre 2020
“Nicola Morra, degno ed eminente esemplare del suo partito, ha sostenuto che la Santelli, consapevole della sua grave malattia, non doveva candidarsi alla presidenza della regione Calabria, e che i calabresi preferendola hanno espresso un voto malato. Prendiamo per validi questi assunti, perché voglio ragionare su di essi. Nicola Morra appartiene a quel partito che, grazie ad un vasto consenso degli elettori, ha instaurato in questa nazione l’ignorantocrazia, e, sulla base del pensiero di Morra, quegli elettori che lo hanno scelto hanno espresso un voto ignorante. Un partito, quello di Nicola Morra, che ha non solo istituzionalizzato il cretinismo, ma lo ha sacralizzato, sdoganato, meetuppizzato, dogmatizzato nelle teste dei suoi militanti.
E non è forse il cretinismo una malattia che dal cervello giunge all’anima avvelenandola? Cos’è il cretinismo se non una patologia pericolosa tanto per chi ne è affetto quanto per chi ne è vittima ? E Morra di questa peculiarità del suo partito ne è probabilmente consapevole, perché ha partecipato alle estenuanti riunioni dei meetup della sua città; ha partecipato alle ieratiche chat dove si coltiva il senso di appartenenza e il culto dell’inquisizione; e quindi sulla base dei suoi deliranti assunti credo che sia pacifico sostenere che Morra non doveva candidarsi, ma prendere la sacra via del vai a quel paese, che ,peraltro, rappresenta un altro dei pilastri dogmatici del suo partito.
Giovanni Coppola.”
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