improvvisamente e del tutto “casualmente”, l’amico Nico Torrisi è stato fatto oggetto di un attacco a dir poco sospetto nei tempi da parte della CGIL che ha descritto l’aeroporto di Catania, sempre improvvisamente e sempre casualmente, come se fosse l’aeroporto di Beirut.
Ora, è inutile ricordare che stiamo parlando del quarto aeroporto d’Italia in forte crescita e sviluppo, come bene ha sottolineato l’ad della SAC, grazie soprattutto all’attuale gestione che, a differenza delle precedenti, ha chiuso i rubinetti a tutto un ceto politico e sindacale parassitario che in passato ha usato l’aeroporto di Catania per fare assunzioni clientelari e ottenere privilegi di vario tipo.
Nico Torrisi, che è un gentiluomo, si è permesso di dare uno stop a tutta questa “mangiuglia”, a cominciare da gente che ha preso lo stipendio per anni senza fare un solo giorno di lavoro.
Sì, avete letto bene: c’è stata gente che è stata pagata per tanti anni senza mettere mai piede sul posto di lavoro, come sanno anche tanti dipendenti della SAC che si lamentano di questi fenomeni anche con me.
Non vorrei adesso che questo attacco isterico e spropositato della CGIL sia dovuto al fatto che Nico Torrisi abbia tolto il distaccamento a qualche personaggio a noi noto…
A te, personaggio a noi noto, voglio dire solo una cosa.
Puoi davvero pensare di ammuccarti lo stipendio senza andare a lavorare? Ti sembra giusto nei confronti dei tuoi colleghi che, soprattutto in questo periodo, vivono un momento difficilissimo? Un giorno di lavoro nella tua vita lo vuoi fare o no?
A Nico Torrisi dico solo: vai avanti! Chiudigli tutti i rubinetti e non solo gli stipendi aggratis ma anche le assunzioni pilotate che sempre gli stessi soggetti hanno promosso per anni.
Carusi, arrizzittativi: finiu a mangiugghia!
E ringraziate Dio che siete ancora a piede libero. Le vostre pressioni, i vostri “ricattini”, non fanno paura proprio a nessuno.
Debora Borgese.