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Il Cagliari travolge il Catania. A Trieste un tre a zero senza storie: le polemiche societarie avranno avuto un peso?
Pubblicato il 24 Aprile 2012
di Fabio Cantarella, iena rossazzurra
Solo l’altro ieri Pietro Lo Monaco ha convocato una conferenza stampa dichiarando di essere pronto a lasciare, anche subito, il suo ruolo di amministratore delegato della società “pur di porre fine a questo gioco al massacro (in suo danno, ndr)” e nel corso della stessa non le ha mandate di certo a dire al presidente Nino Pulvirenti che qualche giorno prima lo aveva paragonato alla ballerina di Siviglia. Se l’inaspettata esplosione di questo dibattito interno alla società possa aver inciso sulla serenità dell’ambiente e sull’odierna prestazione dei rossazzurri non lo possiamo dire, ma una cosa è certa: il Catania, pur con molti assenti, ha perso giocando una delle partite più brutte della stagione. I cagliaritani, dal canto loro, hanno ottenuto una vittoria strameritata, a tratti davvero esaltante con Ibarbo nel ruolo di attore principale incontrastato.
Certo nel Catania mancavano Carrizo, Legrottaglie, Izco, Almiron e Barrientos, ma quest’anno il Cagliari non è di sicuro una squadra irresistibile tanto che oggi aveva necessità di portare a casa tre punti importanti per una salvezza senza ansie finali. Al ventunesimo Cagliari in vantaggio con un tiro da lontano di Thiago Ribeiro a prima vista senza grandi pretese. Terracciano è battuto sul primo palo. Il Catania ha pure una sua occasione con Bergessio ma è poco determinato e così è Lodi che deve salvare sulla linea, a portiere battuto, un colpo di testa di Atzori su cross di un ottimo Cossu che poco prima si era visto negare il gol dal numero uno rossazzurro.
Si va negli spogliatoi e chi si aspetta un Catania diverso non ha che da rimanere subito deluso perché è il Cagliari ad avere un’altra grossa occasione con Mauricio Pinilla ben servito da Conti: botta sicura deviata da Motta sul palo. Ancora Cossu fa venire i brividi a Terracciano che è bravo a parare, mentre Bergessio sciupa tutto solo davanti ad Avramov.
A venti minuti dalla fine l’epilogo della gara. Mister Ficcadenti toglie un buon Thiago Ribeiro e mette dentro la pantera Ibarbo che nella gara d’andata si distinse per i suoi guizzi e la sua rete alla Maradona nel finale che decise la partita vinta per uno a zero dal Cagliari. Assist del colombiano per il bomber Pinilla e palla in rete con Marchese che non riesce ad anticiparlo. E’ ancora Cagliari con Canini che centra più o meno l’incrocio dei pali e Ibarbo che chiude la gara mettendo a segno la rete del tre a zero. Gol che arriva al termine di un’azione travolgente nata da un pallone rimandato verso la metà campo avversaria.
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