Intervista al segretario di Rifondazione Comunista (nella foto) che dice…di Mirko Tomasino, Iena Vulcanica
Batti e ribatti senza tregua. Da mercoledì scorso, giornata in cui si è svolta la manifestazione di protesta della Cgil e dei lavoratori contro le politiche di Austerity del governo Monti, il cronista di Live Sicilia Catania e collaboratore del nostro giornale, Fernando Massimo Adonia, è al centro di un turbinio mediatico senza fine.
I compagni di Rifondazione durante lo svolgimento dello sciopero lo hanno allontanato tacciandolo di “fascismo” a causa dei suoi precedenti politici nella destra sociale, lui, non è stato al gioco e ha rilanciato definendo ingiusto che un giornalista (perchè tale era in quel momento) nella piena funzione dei suoi compiti non andava allontanato con tanta aggressività verbale.Per un sacrosanto diritto di replica, abbiamo sentito Pierpaolo Montalto, segretario provinciale di Rifondazione Comunista, presente durante il fattaccio salito alla ribalta delle cronache.Fernando Massimo Adonia, cronista di Live Sicilia Catania, aggredito verbalmente dai suoi sostenitori. Come giudica questo comportamento?Premesso che non ho sostenitori personali ma siamo tutte e tutti sostenitori della nostra comunità politica credo che invito ad allontanarsi sia la definizione più corretta del comportamento che mi chiede di giudicare. Non mi sottraggo tuttavia alla domanda e rispondo che giudico assolutamente normale che un riconosciuto militante dell’estrema destra venga allontanato da un corteo della sinistra.Può, secondo Lei, la militanza politica determinare una discriminante nel riportare fatti e notizie?Le rispondo che un militante dell’estrema destra non è certamente la persona più adatta a fare l’inviato ad un corteo della sinistra.Voci di corridoio le attribuiscono la versione secondo cui Lei avrebbe giudicato inopportuna la presenza di Adonia alla manifestazione. Conferma o smentisce?Confermo per quanto detto prima e credo che la redazione di Live Sicilia Catania non abbia fatto la scelta più opportunaCi saranno delle scuse da parte dei suoi supporter o sarà l’ennesima pagina di storia consegnata nel dimenticatoio di questa città?Non ho alcun supporter ma compagne e compagni con i quali condivido pratiche, idee e valori e non ci scuseremo perchè non abbiamo nulla di cui scusarci. Credo che sia un mio diritto rifiutare un’intervista come credo sia un nostro diritto considerare un militante dell’estrema destra persona non gradita ad un corteo indetto dal movimento catanese.
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