Il centrodestra catanese omaggia Franco Battiato. Che schifava il centrodestra catanese


Pubblicato il 19 Maggio 2021

Comunicato stampa da Palazzo degli Elefanti

“Morte Battiato, Pogliese: “Gli dedicheremo il nostro lungomare”

 

“Il Lungomare lavico di Catania sarà intitolato a Franco Battiato”.

Lo ha reso noto il sindaco Salvo Pogliese, annunciando la decisione dell’Amministrazione Comunale, nel giorno del lutto cittadino, di dedicare al grande artista scomparso ieri uno dei luoghi simbolo della Città di Catania.

“. La spettacolarità del nostro lungomare che unisce visivamente l’Etna con il mare Ionio, nel contesto della roccia lavica delle antiche eruzioni del nostro Vulcano – ha spiegato Pogliese – diverrà simbolo di un uomo, un artista che ha interpretato magnificamente i valori della natura travalicando i confini della Sicilia e dell’Italia per la sua innata capacità di cogliere i sentimenti più profondi dell’umanità. La grande emozione che ha suscitato in tutta l’Italia la morte di Franco Battiato -ha  aggiunto il primo cittadino di Catania- ci ha convinti che per ricordare una personalità che ha segnato i sentimenti di generazioni di cittadini, era necessario intestargli un luogo che ne ricordasse la grandezza artistica e di innamorato della nostra città, che per il suo straordinario talento lo aveva adottato da fin giovanissimo”.

Il sindaco ha anche fatto sapere che nel Lungomare verrà posizionata una grande immagine di Franco Battiato realizzata da artisti della street art e che l’intitolazione del Lungomare al genio musicale siciliano, non modificherà i toponimi esistenti.

Il primo cittadino di Catania ha infine annunciato che l’intitolazione del Lungomare non preclude che altri luoghi della città, evocativi dal punto di vista artistico culturale e naturalistico, vengano dedicati a Franco Battiato.”

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Ecco cosa accadde nel 2005 in occasione delle elezioni comunali:

“Il rappresentante degli studenti: «Riveda la sua posizione»
Niente laurea a Battiato, «prima si scusi»
L’Università di Catania sospende l’iter per l’honoris causa in Lettere al cantautore che aveva detto “se vince la Cdl me ne vado
Il dottor Battiato? No, grazie. Non ci sarà, almeno per il momento, il conferimento della laurea honoris causa in Lettere da parte dell’università di Catania per Franco Battiato. A sospendere l’iter della pratica, che sarà valutata successivamente, è stato il senato accademico dell’ateneo dopo il parere contrario espresso da alcuni dei suoi componenti.

Quello non approvato era il punto 17 all’ordine del giorno, contro il quale, rivela il quotidiano La Sicilia di Catania, si è espresso per primo Giacomo Bellavia, rappresentante degli studenti nel senato accademico. Per il 22enne studente l’ ateneo «dovrebbe tenere in considerazioni non solamente gli indubbi e riconosciuti meriti artistici del soggetto, ma anche il rapporto instaurato con la comunità di riferimento e l’ apporto dato alla città». «È noto a tutti – ha detto spiegando il suo no Bellavia – che recentemente Battiato ha dichiarato che in caso di vittoria del sindaco uscente Scapagnini (ricandidato dalla Casa delle libertà, ndr) avrebbe abbandonato Catania». Successivamente però Battiato ha rivisto la sua posizione dichiarando proprio al Corriere della Sera che sarebbe rimasto nella sua città anche dopo la vittoria di Scapagnini. Una mossa evidentemente che è stata giudicata tardiva dal senato accademico dell’Università.

«Io – ha sottolineato Bellavia – non contesto la scelta di schieramento compiuta da Battiato, sicuramente indiscutibile e legittima, ma la sua minaccia di fuga dalla città in caso di vittoria del centrodestra». «Siamo pronti – ha aggiunto – a rivedere la posizione se il cantautore chiederà scusa alla città e farà un concerto per l’università e per tutta una città, non solo per una parte. Saremo davanti al palco ad applaudirlo».

Nessun commento arriva invece dal preside della facoltà di Lettere e filosofia, il professor Nicolò Mineo, che aveva proposto la concessione della laurea a Battiato: «è stata una decisione del senato accademico – si è limitato a dire – si deciderà in futuro, ma sono cose che possono accadere»

 
 24 maggio 2005.”
 

 


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