La Cassazione annulla senza rinvio la condanna in appello per Raffaele e Toti Lombardo.
I due erano stati condannati “per voto di scambio” (le virgolette sono volute). E s’è visto che “voto di scambio” era il loro.
Del resto, a fare un processo perché avrebbero segnalato uno, un cristiano, in una cooperativa di pulizie – assunto per soli tre mesi! – ci voleva coraggio.
“Il fatto non sussiste”: lo dice la Cassazione e lo dice anche il buon senso che purtroppo, troppo spesso, se ne sta nascosto per paura del senso comune (questa è di Alessandro Manzoni).
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