Il Festival Shakespeariano dello Stretto illumina d’arte teatrale Messina


Pubblicato il 11 Luglio 2021

di GianMaria Tesei

Dal 18 luglio all’8 agosto Messina esalterà il teatro per eccellenza fatto di sentimenti forti, ardori e bramosie che contraddistinguono la produzione teatrale di un grande assoluto qual è stato William Shakespeare.

E proprio l’antica Zancle ospiterà il “Festival Shakespeariano dello Stretto”, organizzato dal director Daniele Goranciuk, sostenuto dalla sua associazione culturale “Officine Dagoruk”, con protagonisti gli alunni della Scuola Sociale di Teatro, sotto l’egida del Comune di Messina, Fondazione Bonino-Pulejo e Accademia di Belle Arti di Messina e la collaborazione del Comando della Marina di Militare di Messina. Main Sponsor Caronte & Tourist.

Seguendo il solco tracciato dal Piccolo Festival Shakespeariano del 2017, la manifestazione si riannoda alla teoria avanzata in anni recenti della presunta origine messinese del “bardo”, la cui figura troverebbe molte coincidenze con quella del nobile della città dello Stretto, tal Michel Agnolo Florio Crollalanza.

Le ambizioni del festival emergono appieno dalle parole di colui che l’ha orchestrato, il regista Gornaciuk, che ha affermato: “Quest’anno il festival è un po’ ambizioso. Lo abbiamo ribattezzato Festival Shakespeariano dello Stretto per dare un respiro largo, perché possa comprendere oggi, ma soprattutto domani, anche la Calabria e il pubblico calabrese sotto il cielo di Shakespeare. In questa visione di integrazione abbiamo pensato di coinvolgere i colleghi e amici della compagnia del Teatro Mobile di Catania, i quali hanno messo in scena un piccolo capolavoro, “Sogno di una notte a Bicocca”, che debutta dopo il nostro “Sogno”. L’ho voluto fortemente per la qualità del testo e perché il festival possa dare spazio in questa edizione, e spero in quelle future, a rielaborazioni e reinvenzioni di testi shakespeariani”.

Lo stesso director messinese ha mostrato nel corso della sua carriera una grande poliedricità frutto di una formazione che annovera anche il diploma, ottenuto nel 1994, all’Accademia nazionale d’arte drammatica “Silvio D’Amico” di Roma, abbeverandosi all’arte recitativa di grandi quali Carlo Cecchi, HalYamanouchi, Luca Ronconi e Marisa Fabbri, prendendo parte a rappresentazioni teatrali di autori quali Verga, Beckett, Sciascia, Pirandello, Sofocle, Vittorini e Camilleri, collaborando con directors e performer recitativi come i suddetti Carlo Cecchi e Luca Ronconi e poi Armando Pugliese, Turi Ferro, Franco Branciaroli, Giuseppe Patroni Griffi, Giampiero Cicciò, Antonio Lo Presti, Walter Pagliaro, Maurizio Marchetti, Walter Manfré, con, inoltre, alcune significative apparizioni in fiction di successo quali “La Piovra” ed “Il Capo dei capi”

A seguito della creazione della sua associazione Dagoruk Produzioni (2011) e dopo la realizzazione di alcuni laboratori teatrali a Messina, sorge in lui la voglia di generare, nel 2013, tanto a Roma che a Messina, un ente che magnificasse i talenti attoriali di generazioni differenti di soggetti, giovani e maturi, valorizzando il dibattito culturale del contesto messinese e le sue risorse in ambito recitativo, ossia la Scuola Sociale di Teatro. A partire dal 2016 egli propone un’attenzione specifica al teatro shakespeariano, con una serie di rappresentazioni, incentrate sulle sfumature più violente del teatro di Shakespeare e, con un suo ulteriore progetto, La Valigia dell’Attore, dà luogo ad un cammino di incontri teatrali con artieri del mondo del teatro e del cinema quali Hal Yamanouchi, Luana Rondinelli Guglielmo Ferro e Massimiliano Pace, e Giovanna Mangiù, Roberto Herlitzka, Franco Branciaroli.

Per quanto attiene alla kermesse, il programma si compone dei già portati in scena, con ottimi riscontri, “Sogno di una notte di mezza estate”, rivisto con un’estetica pop (e l’aggiunta di un celebre brano della compianta Carrà in due versioni opposte) e” Shakespeare Horror Story” e gli spettacoli alla loro prima rappresentazione “Sogno di una notte a Bicocca” e “Nudo Shakespeariano”.

L’esordio sarà il 18 luglio al Palacultura con “Sogno di una notte di mezza estate”, per la regia dello stesso Goranciuk, mentre nella stessa sede il 24 luglio si terrà “Sogno di una notte a Bicocca” di Francesca Ferro, per una produzione del Teatro Mobile di Catania ( primissima per Messina, dopo l’esordio del maggio scorso al Litta di Milano) che trae ispirazione proprio da Sogno e che è una pièce che, nell’antitesi tra sogno e realtà, fa stagliare la catarsi che il teatro può generare in chi vi prende parte , come gli attori, in questo caso undici detenuti , che travalicando i limiti di cinta della galera in cui sono costretti e che ne ottundono od addirittura eliminano ogni aspetto di identità e progettualità, riescono ad appropriarsi della dimensione onirica. Ed a condurre il sogno è il grande William Shakespeare.

Al Forte San Salvatore, dal 28 luglio all’1 agosto, verrà rappresentato, dopo la grande affermazione a Roma a Villa Borghese nel 2019, nuovamente a Messina “Shakespeare Horror Story”, show che si occupa di scandagliare e scrutare gli aspetti più discussi e problematici di tutti gli elementi delle opere teatrali del “Bardo”relativamente, ai personaggi, alle pulsioni, alle ambientazioni ed agli ambienti , immergendosi nei meandri più ascosi, foschi e cupi della psiche e dello spirito umano, rievocando commedie quali “Amleto”, “Tito Andronico”, “Otello”, “Riccardo III”, “Romeo e Giulietta”, “Re Lear” e “Macbeth”.

All’accademia delle Belle Arti, dal6 all’ 8 agosto, si svolgerà “Nudo Shakespeariano” che è ambientato in un obitorio in cui le spoglie di sette donne nude morte, aventi ognuna il nome di un personaggio delle opere di Shakespeare (Ofelia, Desdemona, Giulietta, Gertrude, Cleopatra, Cordelia, Tamora), saranno le portatrici di sette vicende diverse, che nascondono un orripilante e spaventoso segreto., concludendo un ciclo di spettacoli dal sicuro appeal ed interesse.

 

 

 


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