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Il trionfo della Tv spazzatura
Pubblicato il 18 Febbraio 2020
Nessuno si scandalizza di nulla poiché ormai appare naturale assistere a spettacoli di litigi più o meno organizzati per fare uscire il peggio o il meglio dei protagonisti.
In campo politico e nel mondo dello spettacolo è una goduria delle tifoserie udire scontri verbali inutili e velenosi in cui non si tratta nessun tema di interesse ma si mettono in scena soltanto i miasmi mentali dei partecipanti che inevitabilmente sfociano in contumelie e offese.
Cosicché è naturale che le trasmissioni si organizzano per ospitare spesso il famoso Vittorio, specialista dell’insulto, che da uomo di cultura si può benissimo trasformare in bullo attempato e sconsiderato. Resta epico la lite (vera o falsa?) recente in diretta in cui si sono presi a colpi di sediate lui e l’altro raffinato intellettuale conterraneo tale Giampiero.
Ogni occasione è quella buona per erigere una barricata, una trincea e fare spettacoli trash che fanno ormai vomitare chiunque abbia un minimo d’intelligenza. Ma se proprio non si ha nulla da fare ci si può anche divertire per i toni grotteschi, farseschi e ridicoli di piazzate che spesso (a mio avviso) sono costruiti ad arte per fare audience e richiamare emozioni becere.
É il clima di quest ‘Italia triste, sconclusionata e avvilita che sconcerta, di questo Paese che per giorno si appassiona alla lite(vera o fasulla?)al festival dei fiori tra due cantanti (furbetti e amici) prendendo parte alla disfida e issando la bandiera delle contrade al palio della stupidita. In tal modo si è costruita la fortuna di personaggi pubblici che si reputano giornalisti che non solo non approfondiscono nulla ma confondono le acque per nascondere i nodi inestricabili di una società complessa. Una volta erano conflitti ideologici a tenere banco per garantire egemonie decennali, oggi sono conflitti tra bande per dominare e conquistare il potere magari solo per qualche anno.
Rosario Sorace.
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