Immigrazione e finte solidarietà: quei salvataggi lontani. In nome dell’umanitarismo?


Pubblicato il 04 Giugno 2015

di Claudio Melchiorre, presidente Mec

Questa mattina, a Roma e in altre città è scattata un’operazione di Polizia legata alle indagini su Mafia Capitale e sfruttamento dell’emergenza dei migranti. Il tema sono i quasi quattro miliardi che lo Stato italiano spende per l’emergenza migranti e che pare abbiano sostenuto un vasto sistema di corruzione e violenza e un miliardo che viene pagato direttamente dai migranti per avere un passaggio verso l’Europa. A Catania, avvisi di garanzia hanno raggiunto Paolo Ragusa, sindacalista e dirigente cooperatore alla guida del “Sol Calatino” che fa parte dell’associazione temporanea d’imprese che gestisce il Cara di Mineo; Giovanni Ferrera direttore generale del centro, il sindaco di Mineo Anna Aloisi, Giuseppe Castiglione, sottosegretario all’Agricoltura.

Le accuse sono di partecipazione al network messo su da Odevaine e Buzzi a Roma. Coinvolta, come locataria di un immobile, anche la Pizzarotti, impresa edile nordista ma ben presente da anni in Sicilia, da quando sono sparite le grandi imprese dei Costanzo e dei Rendo. L’indagine è ancora in corso. L’indagine, se coronata da successo, spiegherà alcune cose incomprensibili.

L’Italia i migranti li va a prendere ad almeno cento miglia da Lampedusa. E’ un comportamento molto umanitario. O molto bislacco, se si considera che l’area di intervento umanitario è stata appena estesa dall’Unione Europea a cinquanta miglia. I lampedusani, anni fa, mi chiamarono per organizzare una class action, lamentando che il governo Berlusconi aveva creato un’emergenza sulla loro isola, considerato che i migranti non arrivavano, ma venivano presi quasi a domicilio.

Lo schema perdura. I nostri salvataggi vengono innescati da una telefonata di uno scafista che dà alla Marina la posizione delle barche alla deriva. Come mai gli italiani hanno un call centre di salvataggio noto agli scafisti, unici a conoscere la posizione? Perché gli italiani vanno a ‘salvare’ i migranti anche due o tre Paesi più in là? Umanitarismo? Sensibilità alle parole del Papa, arrivate solo qualche giorno fa?Indubbiamente, Alfano, Renzi, Poletti trasudano umanità. Grazie all’indagine di Roma Capitale, abbiamo scoperto che destra e sinistra hanno incassato e incassano più della droga, a trattare i migranti. Catania partecipa.

In Sicilia si parla poco approfonditamente di questo scandalo. Alcuni dei protagonisti del traffico umano sono politici, sindacalisti, rappresentanti del mondo cooperativo e imprenditoriale, funzionari stimati che fino a ieri erano apprezzati, ammirati, invidiati. Con quell’amore tipico che la Sicilia ha per i suoi figli peggiori o migliori. Un filo sottilissimo a distinguere. Ma è bene ricordare che esponenti di spicco del malaffare sul quale si indaga erano protagonisti del mondo sindacale, cooperativo e politico. Questo malaffare si basa su commercio d’uomini e morti. Facendo una sintesi, su quei morti c’è lucro. E a noi, lucrare sulla morte fa schifo.


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