Imprenditori della ristorazione e residenti del centro storico di Catania insieme per la ripartenza

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Si sono incontrati stamattina presso la sede di via Mandrà il presidente di Confcommercio Catania Piero Agen, il presidente regionale della FIPE Confcommercio Dario Pistorio, il presidente provinciale dei ristoratori della FIPE Giovanni Trimboli e i rappresentanti dell’Associazione Centro Storico – la presidente Daniela Catalano e il vice presidente Nino Ferlito – per pianificare insieme la ripartenza.

Dopo un anno di pandemia e di grave crisi per tutto il comparto della ristorazione i titolari dei pubblici esercizi sono pronti a ripartire sotto i migliori auspici condividendo con chi vive nel centro storico della città la progettazione di un nuovo format e di un nuovo habitat.

Obiettivo la riqualificazione, che passa da tre concetti: sostenibilità, sicurezza, vivibilità. Condivisi pienamente sia da chi vive sia da chi lavora nel cuore barocco della città.

“Chiederemo al centro studi nazionale di Confcommercio di attuare un piano di riqualificazione che tenga conto dell’impatto ambientale – si è impegnato il presidente Agen – da donare all’amministrazione comunale per concertare insieme gli interventi da fare”.

Nelle more, però, gli imprenditori suggeriscono di rivedere il piano commerciale attraverso un censimento delle imprese, affinchè il centro storico non sia invaso solo da attività di somministrazione spesso di scarsa qualità o addirittura illegali ma possa ospitare attività commerciali diverse, auspicando anche un ritorno delle botteghe artigiane. E possa essere restituito alle famiglie, con eventi di alto profilo compatibili con il prezioso barocco che caratterizza il centro di Catania. “Le nostre richieste sono sempre le stesse da anni – ha spiegato la presidente dell’Associazione Centro Storico Daniela Catalano – è necessario ridisegnare le aree pedonali, migliorare il sistema di video sorveglianza, potenziare il piano parcheggi e favorire l’accesso ai residenti, i mezzi di soccorso, le forze dell’ordine. Maggiori controlli e rispetto delle regole da parte di tutti anche finalizzate all’abbattimento dell’inquinamento acustico. Vogliamo che i pubblici esercizi si dotino di strutture eco compatibili, insieme agli imprenditori vogliamo riprogrammare il futuro all’insegna della compatibilità ambientale lasciandoci alle spalle le vecchie formule che hanno caratterizzato il centro storico negli ultimi anni”.

 

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Benanti

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