di Fabio Cantarella
Una videoinchiesta di Andrea Cottone e Antonio Condorelli su presunti abusi da parte di un sacerdote della diocesi di Acireale ai danni di un fedele ai tempi in cui era ancora minorenne (anni ’80) ha portato all’apertura di un fascicolo da parte della Procura della Repubblica di Catania. Anche il vescovo di Acireale, Antonino Raspanti, ha preso posizione con forza sulla questione: “Siamo fiduciosi nell’operato della magistratura perché venga fatta chiarezza al più presto. In attesa del doveroso accertamento dei fatti ho immediatamente invitato il sacerdote in questione ad allontanarsi dalla sua sede per riflettere e ritirarsi in meditazione. “La notizia – dice Raspanti – costituisce un fatto che, se comprovato, lascia tutti sconcertati per la gravità dell’atto in sé e per l’alto grado di responsabilità di cui è portatore un sacerdote”.
Come dicevamo, vittima degli episodi, che risalirebbero agli anni ’80, sarebbe stato un giovane, oggi maggiorenne. “Mi sembra doveroso anzitutto – ha concluso il vescovo di Acireale Antonino Raspanti – esprimere con sollecitudine la nostra solidarietà a chi fosse stato oggetto di tanta violenza, con l’impegno a essere disponibili all’incontro e all’ascolto di tali indicibili sofferenze”.
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