Si è tenuta quest’oggi davanti al Giudice dell’udienza preliminare, Luigi Barone, il processo che, tra gli altri, vede imputato il primo cittadino di Catania e senatore dell Repubblica, Raffaele Stancanelli, accusato di abuso d’ufficio per fatti precedenti alla sua elezione a sindaco.
Nulla di fatto stamani in quanto il GUP ha rinviato al prossimo 24 novembre con l’intenzione di riunire i due tronconi dell’inchiesta ormai nota come quella dei “Servizi sociali”.
Un’inchiesta che in città ha suscitato indignazione e scalpore per la disilvoltura con la quale veniva gestito il denaro pubblico ed elargiti gli incarichi nelle commissioni esaminatrici.
L’imputazione coatta per il sindaco e gli altri venticinque indagati era arrivata dopo che il Gip Giuliana Sammartino aveva respinto la richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura della Repubblica di Catania. Sono ventisei gli imputati, quindi, fra amministratori e funzionari pubblici. Parte civile il Comune di Catania naturalmente in persona diversa dal sindaco imputato.
A Raffaele Stancanelli, infatti, viene contestato l’abuso d’ufficio per le nomine operate in alcune commissioni nel periodo in cui rivestiva la carica di assessore regionale alle Politiche sociali e alla Famiglia della giunta presieduta dall’allora governatore della Sicilia, Salvatore Cuffaro.
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