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Incidente mortale sul lavoro a Paternó. Cgil e Fillea Ct: “ Piangiamo l’ennesima vittima di un sistema che non è in grado di assicurare controlli di alcun genere sui cantieri”
Pubblicato il 29 Giugno 2022
Oggi Angelo Aiosa, operaio edile di Paternó iscritto al nostro sindacato, ha perso la vita mentre lavorava in contrada Erbe Bianche .
La Cgil e la Fillea Cgil di Catania si stringono con dolore ai familiari del sessantunenne precipitato da un solaio, e piangono l’ennesima vittima di un sistema che non è in grado di assicurare controlli di alcun genere sui cantieri.
Saranno i magistrati ad appurare le reali dinamiche dell’ incidente ma, almeno apparentemente, non sembra che ci siano le condizioni per parlare di un cantiere sicuro.
“Continueremo a contare i morti sino a quando la sicurezza nei cantieri grandi come in quelli piccoli o domestici, non sarà garantita. La rabbia che accompagna il dolore delle perdite non ci abbandonerà – sottolineano il segretario generale della Cgil di Catania, Carmelo De Caudo, e il segretario della Fillea Cgil, Vincenzo Cubito- sino a quando le vittime non saranno ridotte finalmente a zero.
In ogni occasione pubblica e privata, e da molti anni, la Cgil insiste nel ricordare che in provincia di Catania, il netto sottodimensionamento degli ispettori del Lavoro non permette all’ispettorato stesso di coprire il territorio.
In via informale sappiamo che gli ispettori a Catania addetti al servizio sono solo in 8.
A Catania, nel solo settore edile, sono attivi 2253 imprese e ben 10714 operai distribuiti nei 3772 cantieri.
La crescita significativa di infortuni è in parte dovuta al netto aumento della produttività del settore edile, e nulla sappiamo degli incidenti che avvengono nei lavori in nero.
Bisogna che le imprese e le stazioni appaltanti comprendano che la sicurezza non deve essere un costo ma un investimento”.
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