Si è tenuta venerdì scorso, presso la Biblioteca Comunale “G.B. Nicolosi” di Paternò, l’interessante conferenza dal titolo “Nuove tecnologie, etica e scenari di lungo periodo“, organizzata dalla Dott.ssa Ada Cunsolo, Presidente del Rotary Club Paternò – Alto Simeto.
Una splendida risposta alla “Rome Call for AI Ethics”, lanciata il 28 febbraio 2020 dalla Pontificia Accademia per la Vita, per soffermarsi sul rapporto che intercorre tra Intelligenza Artificiale ed Etica.
Così il Dott. Antonino Prestipino, relatore e Presidente della Commissione Distrettuale “Professioni e Nuove tecnologie”, «Quella di stasera è stata un’importante occasione per comprendere la direzione intrapresa dalle Nuove Tecnologie, che non possono più in alcun modo prescindere dai fondamenti etici. La Chiesa in questo, come sempre d’altronde, si dimostra un passo avanti a tutti, e le parole di Papa Francesco, così come questo splendido documento siglato a Roma, ce lo dimostrano. Tocca allora a i Club Service, ed alle scuole, farsi promotori e diffusori di un messaggio chiaro:oggi più che mai, è necessario uno sforzo comune, un impegno concreto da parte di tutti, per costruire il migliore dei mondi possibili.Non è un caso poi, che tra i partecipanti stasera, vi siano molti capi Scout, impegnati ogni giorno nell’educare le nuove generazioni; sintomo questo, del bisogno e della volontà di creare alleanze nel territorio».
A chiusura dell’incontro, è intervenuto l’avv. Tommaso Rao, che ha esposto le indicazioni provenienti dalla Commissione Europea e dall’AGID (Agenzia per l’Italia Digitale), secondo cui solo instillando dei Valori nella I.A., potremo avere una tecnologia che sia al servizio, e per il beneficio, dell’Umanità.
«Siamo giunti in una fase, che potremmo definire della consapevolezza. Finalmente i colossi dell’informatica, IBM e Microsoft su tutti, hanno compreso che negli anni a venire, lo sviluppo tecnologico dovrà focalizzarsi su Uomo e Ambiente. I principi fondanti dell’etica, e soprattutto della democrazia moderna, dovranno necessariamente costituire le basi dei futuri software ed algoritmi. Ciò sarà possibile solo mediante lo sforzo di tutti: non si può più pensare di lasciare lo sviluppo di queste nuove tecnologie esclusivamente nelle mani di informatici o programmatori. È piuttosto necessario che questi siano di volta in volta affiancati da medici, giuristi, professionisti, affinché il futuro possa avere una reale dimensione Antropocentrica».
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