di Iena Infame Marco Benanti
Fermare i centri commerciali? A parole, la politica dice di sì. I fatti dicono altro: domattina, a Scordia, in provincia di Catania, si terrà la conferenza di servizi per un nuovo centro. Un investimento -di cui questo sito si è già occupato- che suscita perplessità e polemiche: di recente, dal consigliere provinciale del gruppo “Comunisti-Idv” Valerio Marletta e dal segretario provinciale di Rifondazione Pierpaolo Montalto è stato denunciato il rischio di infiltrazioni mafiose. Si annuncia una mobilitazione generale contro il nuovo insediamento.
“Dietro questo proliferare dei centri commerciali -hanno dichiarato Marletta e Montalto- si nasconde spesso l’attività speculativa di grandi gruppi finaziari e la presunta infiltrazione del potere mafioso. Sono tanti gli imprenditori catanesi che hanno fatto grandi affari nella realizzazione dei ‘Megastore’. Non possiamo dimenticare i milioni di euro che entrarono nelle tasche dell’editore Mario Ciancio proprietario dei terreni dove è sorto il centro commerciale del quartiere Pigno.” Non possiamo non tener conto degli interessi dell’imprenditore, condannato per Mafia Vincenzo Basilotta nella costruzione del ‘Scordia Megastore’.” Hanno continuato Marletta e Montalto: “qualche anno fa il consiglio comunale di Scordia aveva votato in favore del Progetto di variante allo strumento urbanistico: cambio di destinazione d’uso senza aumento di cubatura da uso industriale ad uso commerciale del capannone dell’ex Copeca utilizzato per la lavorazione di agrumi in Via Matteotti, progetto presentato dalla ditta Scordia Megastore, mandataria del progetto, e che ha acquisito con atto preliminare la disponibilità delle aree dai Fratelli Basilotta Immobiliare. La sede legale della Scordia Megastore è a Giarre in Via A. Damiani Lanza, 18, la stessa dei Fratelli Basilotta. Chiediamo con forza alla magistratura di indagare sui vecchi e nuovi tenativi di di infiltrazione mafiosa nel grande affare dei centri commerciali.”
Secondo indiscrezioni, Provincia Regionale di Catania e Camera di Commercio etnea dovrebbe votare contro. A favore dovrebbe pronunciarsi il comune di Scordia. E la Regione Siciliana? Che farà? In caso di parità il suo voto sarebbe decisivo. Una responsabilità non da poco, quindi. Non solo: il nome Basilotta viene fuori anche dalle carte dell’inchiesta antimafia “Iblis” per presunti rapporti con il Presidente della Regione Lombardo.
Ma non è finita. Anzi. Lunedì prossimo, a Carlentini, nel siracusano, a ridosso comunque della provincia di Catania, si terrà un’altra conferenza di servizi per l’ennesimo centro commerciale. Che accadrà? Di certo una situazione ormai insostenibile: questa parte di Sicilia orientale è ormai “invasa” dalla grande distribuzione e i rischi di infiltrazioni criminali dovrebbero spingere la politica a fare scelte nette. Qualche giorno fa, è arrivato il “no”, in conferenza di servizi, ad un nuovo centro a Motta S.Anastasia, nel catanese, un risultato per il quale la Confcommercio di Catania ha mostrato soddisfazione, in linea con la contrarietà più volte espressa al proliferare di nuovi ipermercati. Ma ora cosa accadrà? Staremo a vedere….
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