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Italia: un Paese “infettato”…di “scarsa-politica”
Pubblicato il 06 Marzo 2020
Dopo la crisi economica, sociale e fiscale ci mancava anche quella virale che ci fa arretrate ancora di più verso la recessione anche mentale. Abbiamo capito che i nostri ospedali hanno bisogno di 100.000 tra infermieri e medici con una spesa sanitaria tra le più basse d’Europa.
Mentre dagli anni ’70 del secolo scorso avevamo costruito un sistema ospedaliero di welfare state di ottimo livello(anche se lottizzato) ai tempi di Dc Psi Psdi Pri Pli con la collaborazione esterna di Pci e Msi adesso ci troviamo con il pericolo di non riuscire a curare in tempo reale tutti i contagiati. Ma quel di cui abbiamo bisogno per superare questa grave emergenza non è soltanto un investimento in risorse aggiuntive. Abbiamo bisogno di supera l’altra urgenza che colpisce come una pandemia tutti indistintamente le classi sociali ovverosia la voragine del virus dell’ ignoranza che ci rende drammaticante arretrati. Occorrono più soldi per l’istruzione, la ricerca e la cultura per elevarci dal sottosviluppo in cui siamo caduti.
Non parlo solo della classe politica in versione “datemi il voto che risolvo il tuo problema” o della stampa alleata più attenta del “procurato allarme” per un virus che ci avrebbe condotto alla morte tutti in breve tempo. Parlo di noi stessi in carne e ossa che non riusciamo ad avere consapevolezza di quel che ci accade fuori dall’uscio di casa. Siamo solo bombardati come vittime di un’informazione pilotata dalla politica che è stata capace in un mese a diffondere un clima d’ angoscia per l’inevitabile fine. Qui è in gioco la forza morale di un Paese che si butta a capofitto nel gioco delle emozioni, che vive di vibrazioni sentimentali, che si accende al tifo sulle porte chiuse o aperte.
Il ragionamento finale è semplice ed è quello di una Nazione che dopo questa crisi infettiva avrà una situazione ancora più grave di quel che già vive e che, quindi, dovrà cercare di salvarsi con le solite ricette lacrime e sangue portate avanti(forse) da un salvatore della Patria che non avrà i galloni del capitano e neanche dell’ufficiale. Ma sarà soltanto il solito tecnico competente, preparato, freddo e cinico che ci aiuterà a non tirare le cuoia.
Rosario Sorace.
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