La Confsal Snalv Catania denuncia e non pochi direttori del comune non rispondono! Perchè?

Questo a seguire è il testo della nota del 27 ottobre scorso -indirizzata ai vertici di Palazzo degli Elefanti, comprese le Direzioni comunali- in cui la Confsal Snalv di Catania denunciava una situazione alquanto allarmanente in tema di Covid. Ebbene, le risposte dal Comune “latitano”… Come mai?

“Questa organizzazione sindacale ha appurato che negli ultimi giorni in diverse Direzioni Comunali sono stati riscontrati casi di COVID-19 (coronavirus), che hanno indotto i Direttori alla chiusura delle sedi, non ultimo gli uffici della Direzione Sport, ancora chiusi.  Il personale a contatto con il pubblico è il più esposto, citiamo fra l’altro i vigili urbani, il personale della ragioneria, del commercio, dell’anagrafe, della cultura, del turismo, dello Sport, di palazzo degli Elefanti, gli addetti alla disinfestazione dei locali, i messi notificatori, gli operatori della protezione civile, il personale addetto alla manutenzione strade edifici scolastici e comunali, e tanti altri centri nevralgici che non stiamo qui ad elencare.

Vengono consegnate sistematicamente le mascherine monouso ai dipendenti, il liquido disinfettante viene regolarmente fornito da azienda municipalizzata, non vengono forniti altri DPI, quali guanti, visiere e altro necessario per fronteggiare il virus.

Questo sindacato ha chiesto ripetutamente in ultimo con nota del 19/10/2020 l’igenizzazione degli uffici comunali in maniera sistematica ma effettuata una sola volta, nel mese di maggio o in via del tutto eccezionale solo aver riscontrato dei casi di contagio, attività peraltro ribadita nell’ultimo DPCM del 24/10 c.a.

Questo comportamento sta esponendo a grossi pericoli di contagio i dipendenti in servizio.

Questo non è accettabile.

Questa OO.SS.. chiede al Comune quali iniziative ha in programma per la tutela dei lavoratori tutti.

Il segretario coordinatore                                                il segretario provinciale

Giuseppe Scalia                                                                  Santo Torrisi.”