La grande emittente, l’impresa che si ritiene offesa, la Procura …che si fa avocare. A Catania un processo di cui non parla nessuno


Pubblicato il 04 Ottobre 2011

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Un significativo colpo di scena s’è registrato nel corso del processo, pendente dinnanzi al giudice monocratico Rosalba Recupido, per diffamazione a mezzo di trasmissioni televisive e online: da una parte l’impresa “Euromecc” dall’altra “Skytg24” con l’allora direttore Emilio Carelli e il giornalista Fulvio Viviano.

Il fatto per cui “Euromecc” ha sporto querela risale al giugno del 2009, quando nel corso di un servizio che trattava di un’inchiesta su un presunto caso di cemento depotenziato fu per l’appunto, secondo quanto evidenziato dalla società querelante, ripresa l’insegna di “Euromecc”, totalmente estranea all’inchiesta. Di qui la querela.

E cos’è accaduto? Gli avvocati di parte civile, Cristina e Carmelo Calì, hanno proposto istanza di avocazione dell’indagine nata dalla querela e finita al vaglio della Procura della Repubblica di Catania. La Procura Generale, con il Pg Gaetano Siscaro, ha accolto l’istanza, ritenendola quindi legittima.

Il relativo decreto di avocazione è stato mostrato stamane, in aula, dallo stesso dott. Siscaro. La prossima udienza è fissata per il 14 novembre con la citazione dei testimoni, il legale rappresentante della “Euromecc” e l’ufficiale dei carabinieri che ha condotto le indagini su delega conferita dalla Procura Generale rappresentata, come dicevamo, dal dott. Siscaro.


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