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La “guerra” dei giarrussi
Pubblicato il 20 Febbraio 2021
Uno scontro tra giganti della politica in salsa catanese quello tra il senatore ex Cinquestelle Mario Michele Giarrusso e l’eurodeputato Dino Giarrusso.
Con un post su Facebook, Giarrusso (Mario Michele) attacca a man bassa Giarrusso (Dino), per l’occasione ribattezzato “Crodino”, accusandolo di scarsa coerenza e di aver preso soldi dalle lobby: “Il Movimento – scrive il senatore – sta espellendo in questi giorni decine di parlamentari che hanno avuto solo il torto di rimanere fedeli ai principi del Movimento e alla loro coscienza. Dino Giarrusso invece, che durante la campagna elettorale per la sua elezione al parlamento europeo ha percepito tre diversi bonifici, da tre diversi soggetti, tutti e tre riconducibili ad una ben precisa lobby, per un importo complessivo di quasi 15.000 euro, malgrado sia stato segnalato ai probiviri, è ancora nel Movimento e pontifica da tutte le tv a nome degli attivisti. Dino Giarrusso è stato segnalato ai probiviri per due importanti motivi: 1) perché il Movimento 5 stelle si è sempre battuto per tenere lontane le lobby dalla politica, giudicandole negativamente e presentando disegni di legge affinche non possano più corrompere la politica col denaro. 2) perché anche se non fossero stati finanziamenti delle lobby, ma di semplici cittadini, il Movimento aveva vietato di accettare finanziamenti superiori a 3.000 euro cadauno (i tre finanziamenti accettati da Dino Giarrusso, sono tutti riconducibili alla società che ne ha fatto uno dei tre, poiché un altro è di una dipendente della società e il terzo è stato eseguito della moglie del titolare della stessa società).
Si tratta di vergogne senza limiti. Peggio. Si tratta – conclude Mario Michele Giarrusso – di malafede assoluta da parte dell’oligarchia che ha preso in pugno il Movimento, che applica rigidamente le regole agli avversari interni e le interpreta e le addomestica per gli amici e sodali. I troll di crodino verranno, con molto piacere, bannati. Non perdano tempo a commentare.”
Uno scontro che lascerà sicuramente tracce nei libri di storia.
Iena giarrussa Marco Benanti.
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