La locandina del Pd di Misterbianco rompe la tregua nel partito

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Una foto sta girando in queste ore sui social. E’ la locandina di un incontro organizzato dal circolo Pd di Misterbianco sul recovery fund. Intervengono tre volti importanti del dibattito pubblico siciliano e catanese ma ne manca uno.

I tre nomi di “grido” che occhieggiano sulla locandina sono quelli di Antony Barbagallo, segretario regionale del Pd, di Giuseppe Provenzano, vicesegretario nazionale del partito e di Alfio Mannino, segretario regionale della Cgil, tenace tessitore dei nuovi equilibri politici regionali della sinistra politica e sociale. Il volto che manca, clamorosamente, è invece quello del segretario provinciale del Pd, Angelo Villari, nella cui “giurisdizione” ricade il comune di Misterbianco. Non c’è, non è stato invitato? Eppure, Misterbianco è nella sua area di competenza. In ogni caso non è nel parterre del Pd misterbianchese. Gli osservatori internazionali sono al lavoro per capire: valutano, analizzano anatomicamente la locandina.

Nel Pd catanese, dicono, cresce la voglia, “la necessità” di un cambio rapido al vertice. Diversi i nomi nella girandola dei papabili al dopovillari, in un contresto in cui cresce il peso dell’area Berretta, soprattutto dopo l’investitura, da parte di Andrea Orlando. a Giuseppe Berretta, divenuto consulente del ministero del lavoro. Villari – ragionano nei “capannelli” della sinistra catanese e regionale – ha fatto il suo tempo politico, è ora di cambiare passo. E non per effetto della condanna della corte dei conti o del rinvio a giudizio. No, i motivi sarebbero puramente politici. “Semplicemente dobbiamo cambiare perché sta cambiando tutto il resto: la politica e le alleanze (compresa quella con i 5 Stelle), la società civile, il sindacato. Tra le varie correnti (Barbagallo, Berretta, Villari) regge appena una flebile tregua che può spezzarsi in qualsiasi momento, soprattutto se si toccano le “poltrone”.

Cambiare segretario? Non se ne parla nemmeno. Villari resiste, indossa la corazza d’acciaio e va avanti. Anzi, si candida alle regionali del 2022, come andrebbe ripetendo in giro per la provincia e tra i suoi “aficionados”, a dire il vero sempre più demotivati. E al suo fianco, come sempre, gli “alabarderi”, Concetta Raia e Jacopo Torrisi in testa. Pronti per la nuova avventura politica. Un panino al bar Sgroi… e pedalare, c’è da vincere un seggio all’Ars. Ma… c’è un ma. C’è quella locandina del circolo di Misterbianco, un brutto inciampo che smuove tutto. Uno sparo di Sarajevo, quasi. “La tregua è rotta e un match nuovo potrebbe aprirsi”, scherza qualche villariano d’antan, “Villari contro il resto del mondo”. Roba che Guerre Stellari… scansati.

Aureliano Buendia.

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