“La Margherita”, Lusi indagato per calunnie nei confronti di Bianco e Rutelli che avevano sempre riposto fiducia nella magistratura

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di Fabio Cantarella

Aveva tentato di tirare in ballo Enzo Bianco (nella foto) e Francesco Rutelli l’ex tesoriere de “La Margherita” Luigi Lusi in carcere, dopo il voto favorevole del Senato, per l’ammanco da oltre 25 milioni di euro nelle casse del partito. Adesso la Procura di Roma gli contesta pure la calunnia dove aver espletato le dovute verifiche in seguito alle accuse che nel corso di un interrogatorio dello scorso giugno aveva rivolto proprio a Bianco e Rutelli.

Illazioni, a questo punto, che il senatore Lusi aveva sostenuto anche nel corso della sua deposizione nella seduta fissata dalla giunta per le autorizzazioni a procedere del Senato. Anche in quell’occasione, infatti, l’ex tesoriere tentò di coinvolgere Rutelli e Bianco che de “La Margherita” sono stati rispettivamente il segretario e il presidente dell’assemblea. Adesso i pubblici ministeri di Roma sembrano aver messo la parola fine a tutta questa vicenda, ritenendo, dopo aver valutato le dichiarazioni dell’ex tesoriere, di non dover procedere nei confronti di Rutelli e Bianco, ma ancora una volta contro Luigi Lusi adesso, quindi, indagato anche per calunnia.

Il senatore ed ex sindaco di Catania Enzo Bianco dobbiamo dire che aveva fin dal primo momento respinto con forza le insinuazioni trapelate sulla carta stampata, senza mai perdere la serenità e limitandosi a sottolineare di aver contribuito “alla luce del sole” a impiegare i fondi del partito secondo lo scopo per il quale la legge li assegna: sviluppare e promuovere l’azione politica de “La Margherita”. Dobbiamo anche registrare che Enzo Bianco ha sempre espresso fiducia nell’operato della magistratura. E questo a differenza di qualcun altro che qui a Catania perde le staffe in conferenza stampa e all’indomani di un rinvio a giudizio rivolge frasi inaccettabili verso il giudice che lo ha mandato a processo. Ma di Stancanelli ce ne siamo già occupati abbondantemente sulla nostra testata.

Tornando al caso dei fondi de “La Margherita”, va ricordato come anche Francesco Rutelli aveva preso posizione con forza rispetto alle dichiarazioni di Lusi e aveva addirittura presentato un esposto in Procura a Roma denunciando l’ex tesoriere per le affermazioni che aveva fatto nel corso del suo interrogatorio, allorché aveva sostenuto che c’era un patto con la corrente rutelliana per la spartizione dei soldi dell’ex “La Margherita”. “Sono stati mesi di sofferenza – ha dichiarato Rutelli- ma in Italia chi è vittima di reati può e deve avere fiducia nella giustizia. Il cerchio sarà chiuso solo col ripristino dei danni che ho e abbiamo subito e il recupero di tutti i soldi rubati alla Margherita, che andranno allo Stato, cioè ai cittadini italiani”.

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Redazione Iene Siciliane

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