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La Provincia di Catania dovrà pagare oltre 23 milioni di euro all’IFI. Lo ha deciso una sentenza della Corte di Cassazione
Pubblicato il 12 Marzo 2012
di iena preoccupata
Un articolo pubblicato dal Corriere della Sera, preannuncia tempi bui per la Provincia Regionale di Catania: una sentenza della suprema Corte di Cassazione ha stabilito che l’Ente di Palazzo Minoriti dovrà pagare ben 23 milioni e 865 mila euro all’istituto finanziario italiano (IFI).
Si tratta della conseguenza di un atto di pignoramento che sarebbe stato notificato lo scorso 2 marzo al rappresentante legale pro tempore della Provincia di Catania, il presidente Giuseppe Castiglione. Il provvedimento è l’epilogo finale di una vicenda iniziata nel 1972 quando l’allora assessorato all’Economato e al Patrimonio sottoscrisse un accordo con l’Ifi che si era impegnato a concedere piccoli prestiti ai dipendenti provinciali, mantre la Provincia avrebbe poi dovuto riversare all’IFI le trattenute sugli stipendi.
Ma dopo due anni si scoprì che dei 1.318 prestiti concessi, soltanto 187 erano veri. Una vera e propria truffa che portò all’inizio degli anni ’90 alla condanna in via definitiva di due dipendenti della Provincia che furono citati in solido, insieme all’ente di Palazzo Minoriti, dall’Ifi per la somma di un miliardo e 828 milioni di lire. Nel 1991 la Provincia venne condannata in primo grado al pagamento di quella cifra.
La battaglia legale si è protratta tra ricorsi e cause, persino nei confronti degli eredi dei truffatori, fino all’agosto dello scorso anno quando la Corte di Cassazione ha scritto la parola fine alla paradossale vicenda quantificando il maxi risarcimento che rischia di far saltare i conti della Provincia.
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