La Provincia di Catania e la sicurezza scolastica: bocciata!


Pubblicato il 04 Aprile 2012

Drammatiche le condizioni degli istituti. Ma da Palazzo Minoriti non arrivano né attenzione vera né risposte adeguateDi Iena col Grembiule

Come stanno le scuole in provincia di Catania? Piuttosto male. Di recente, si è tenuto un consiglio provinciale straordinario sull’edilizia scolastica, richiesto dai consiglieri provinciali di Rifondazione Comunista, Partito dei Comunisti Italiani ed Italia dei Valori. In contemporanea il Movimento Studentesco Catanese ed i Cobas hanno indetto una manifestazione per denunciare il grave degrado e la mancanza di sicurezza presente nelle scuole superiori. Una folta delegazione di studenti e rappresentanti sindacali ha assistito ed è intervenuta durante il consiglio provinciale, insieme ad alcuni dirigenti scolastici invitati.

E com’è andata? “Sono stati esposti, alla presenza dell’assessore competente Licciardello –spiega il movimento studentesco catanese- le maggiori problematiche che vivono le scuole a causa degli inadempimenti della Provincia che, ricordiamo, ha l’esclusiva competenza sulle strutture delle scuola superiori. Allagamenti, locali chiusi in seguito a piccoli crolli od infiltrazioni, aule sovraffollate, barriere architettoniche sono solo alcuni degli aspetti denunciati da studenti e sindacato. Ciò su cui è stata portata l’attenzione è anche il fatto che gli edifici scolastici di tutta la Provincia non posseggono i certificati antisismici e, addirittura, i certificati di agibilità ed abitabilità. Una situazione paradossale che non ha visto l’attenzione necessaria delle Istituzioni”.

Cos’è accaduto? “Il consiglio provinciale è infatti stato pressocché disertato dai consiglieri. Presenti solo in12 su 45. Sembra che l’assenza fosse dovuta al raggiungimento del numero massimo di gettoni che incidono sullo stipendio. Non si guadagnava, inutile esserci. Oltre i tre consiglieri richiedenti il consiglio straordinario solo minuscole rappresentanze degli altri gruppi fingevano di ascoltare gli interventi di dirigenti scolastici, sindacalisti e studenti.” –denuncia il movimento studentesco. E ancora: “l’assessore Licciardello, presente per tutto il consiglio, non appena ha preso la parola ha elencato decine di interventi di manutenzione straordinaria, nominando quasi tutte le scuole della provincia. Sembrava che, a suo giudizio, fosse tutto a norma. Delle due l’una: o le condizioni delle scuole che si presentano ai nostri occhi sono frutto di qualche inspiegabile magia e i vari problemi denunciati non esistono, oppure l’assessore Licciardello, confondendo il luogo della discussione con il luogo della propaganda, ha cercato di salvare l’amministrazione prendendo in giro e snobbando le sacrosante denunce di chi ogni giorno vive una scuola che non assomiglia, purtroppo, a quella che l’assessore ha presentato.”

A seguito del Consiglio Provinciale, Movimento Studentesco Catanese e Cobas hanno assunto l’impegno di continuare a monitorare costantemente le situazioni di disagio presenti nelle scuole, anche attraverso il questionario “la sicurezza a scuola è un diritto” presente sul sito internet www.movimentostudentesco.org e che consente di autocertificare lo stato di sicurezza della propria scuola.


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