“La Provincia ha sforato il patto di stabilità”. Antonio Danubio(Udc) ora nel gruppo Misto, lancia l’allarme. “Ci sono da verificare i costi del personale”

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Cosa accade alla Provincia? Sui temi “caldi” dell’amministrazione e del governo del territorio abbiamo intervistato il consigliere provinciale Antonio Danubio, eletto nell’Udc e ora nel gruppo misto.

Consigliere Danubio, come giudica l’operato del governo Castiglione?
“Vedo questo governo provinciale  molto lento, fermo. Si poteva  fare tanto. Questo governo –diceva il nostro Presidente Castiglione-  ha la fortuna di avere un Consiglio che lavora, ogni consigliere porta tanti ordini del giorno riguardanti i problemi del territorio di competenza, ordini del giorno che sono stati approvati all’interno del Consiglio. Però io voglio sapere dove sono andati a finire…”. Quali?

“Tanti ordini del giorno presentati. Un esempio è stato quello sull’occupazione agraria. Questi ordini del giorno sono stati presentati, votati ma restano carta. Infatti, prima di finire il mandato, vorrei chiedere ai miei colleghi di fare un ordine del giorno e chiedere conto di tutti gli ordini del giorno dal 2008 ad oggi. Per sapere cosa è stato fatto, se ci sono state risposte.”

Lei cosa ne pensa della paventata soppressione delle Province?
“Se ne parla tanto, effettivamente se non c’è un’amministrazione attiva, beh allora che venga soppressa la Provincia. Io sono favorevole perché effettivamente si fa poco”.

I costi sono notevoli?
“Al di là dei costi, il problema è che se alla Provincia regionale –io faccio un esempio, viene approvato il bilancio entro il 31 dicembre, diamo lo strumento all’amministrazione per poter lavorare- e poi viene tutto bloccato. Non si parla mai di un assessore che si muove, perché secondo me l’assessore stesso non ha quella libertà di lavorare come vuole lui”.

Cosa salva di quanto fatto in Provincia, quali settori?
“La Provincia ha lavorato bene, grazie al Consiglio con le sue interpellanze, sul tema delle strade, la sicurezza delle strade. Ecco quindi sulla viabilità”.

Dove si è fatto davvero poco?
“Sul randagismo. Avevamo fatto un lavoro, con un protocollo d’intesa. Bene alla fine? Fallito”.

Lei sostiene che l’amministrazione avrebbe sforato il patto di stabilità. E’ vero?
“Secondo me sì. Io devo verificare questa cosa. Secondo me si è sforato il patto della stabilità, a mio avviso con la Finanziaria 2011 per quanto riguarda il personale. Secondo me non si sono accorti – o perlomeno è sfuggito- il dato che la Pubbliservizi è tutta della Provincia. Quindi, lo sforamento economico è dovuto ai costi del personale sommato ai costi generali.”

Questo …?
“Quest’anno.”

Gli anni scorsi?
“Non lo so.  Devo verificare”.

E cosa ha fatto la Provincia? Ha fatto qualche atto che ha portato eventualmente allo sforamento?
“Questo è tutto da verificare, quali sono gli sforamenti che ha fatto la Provincia, però secondo il mio parere, che devo ancora accertare, il fatto che sono entrati quattro dirigenti e sono stati assorbiti anche questo ha contribuito”.

Sulle consulenze che idea si è fatto?
“Castiglione dice che ha dato poche consulenze, è da verificare, però c’è stata la consulenza del dott. Letizia costata molto…”.

Si è mai visto in Consiglio?
“No, no. Mai visto. Lo abbiamo chiesto più volte. Il suo incarico riguardava lo sviluppo socio-economico”.

Su questo tema com’è andata?
“Hanno lavorato tanto. Mi riferisco all’ing. Calì, agli emendamenti che abbiamo presentato noi”.

Cosa è venuto fuori?
“E’ stato approvato un piano che da tanto tempo si doveva approvare, penso che ogni consigliere ha inserito emendamenti per migliorare il piano  in relazione alle esigenze del territorio”.

Un piano soddisfacente?
“Sì, secondo me sì”.

Adesso all’orizzonte quali problemi ci sono?
“Alla Provincia si vive alla giornata. Il Presidente Castiglione ci deve prospettare cosa vuole fare nei diciotto mesi che rimangono.”

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Redazione Iene Siciliane

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