OGGI ALLE 10 MANIFESTAZIONE Anche per Enrico Trantino,questa volta si è andati al di là della decenza. Al dilà di “Sua Maestà” l’interesse privato, che anche con l’amministrazione Trantino ha finora fatto il bello e il cattivo tempo, nel tragicomico silenzio fra gli altri di quelli della “destra sociale”. Un ossimoro. Ma cosa c’è all’orizzonte? […]
LA “SCUOLA DEI CRETINI”. MODULO 1
Pubblicato il 10 Settembre 2023
RACCONTO DI FANTASIA
Nella terra degli specialisti il clima era sempre caldo. Perché gli sforzi mentali, portati allo stremo, producevano il surriscaldamento globale. Dalle menti surriscaldate scaturiva una sorta di effetto domino: la temperatura, collegata ai cervelli in ebollizione, si alzava, producendo soluzioni tecnologicamente avanzate e tanto, tanto sudore. Roba da scolare, non da studiare, proprio da scolare. Peggio che stare in mezzo ai banchi delle sezioni compartimentali dell’ “Organizzazione dei Saperi e delle Incompetenze”
Non c’era soluzione: il livello intellettivo era così alto che gli effetti erano irreversibili. Da una parte all’altra del territorio (degli specialisti) era tutto un pullulare di eventi straordinari. Stupefacenti.
Nella terra degli specialisti, nell’anno del 3000 postRS (Rivoluzione Specializzata), infatti, tutto si era stabilizzato: la”scuola dei cretini” aveva raggiunto il suo obiettivo strategico, aveva risolto il precariato di massa. Insomma, aveva stabilizzato tutti e tutto, in nome della a-specializzazione e delle in-competenze.
La “scuola dei cretini” era sezione compartimentale dell’ “Organizzazione dei Saperi e delle Incompetenze”. Istituzione temutissima, aveva realizzato uno sogni del mondo dei competenti specializzati: il cretinismo come forma di progresso sociale. Ma c’era un tarlo, un “bug” che si aggirava, talora si nascondeva dietro e magari una delle “macchine intelligenti” che popolavano la “scuola dei cretini”: lo chiamavano Pudore. Quando se ne avvertiva la presenza, alcuni scappavano, altri scolavano. Pochi l’affrontavano di petto perché non lo temevano. Non lo temevano perché non lo conoscevano. Come accadeva ad uno dei protagonisti della storia.
“Che fare?”-si chiedeva dentro di sé il capostruttura Lenin, attaccato al suo pc, che non stava per partito comunista, ma per “parto cerebrale”. Del famoso rivoluzionario aveva tutto, a cominciare dal volto. Per il resto, rassicurava sé stesso e gli altri capi che avrebbe provveduto tramite la graduatoria degli specialisti.
Del resto, nella terra degli specialisti, tutto o quasi si risolveva con una graduatoria: i più specializzati in alto. Specializzati in anni e anni di corsi, ricorsi, moduli e contromoduli, direttive e circolari, decreti e decretini. Un “percorso di guerra tecnologica” che ne aveva affinato le capacità di sistemazione delle persone, delle cose, insomma di tutto il mondo vivente, da quello umano a quello vegetale, passando per l’animale. Per l’inanimato non c’era bisogno, loro avevano già il master. Ma poi arrivò il primo giorno del “gran ballo delle vanità”…
Segue…
PER VENIRE INCONTRO AL VOSTRO LIVELLO DI COMPRENSIONE DI UN TESTO, RIBADIAMO CHE TRATTASI DI RACCONTO DI FANTASIA.
marco benanti
Lascia un commento