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L’AMMINISTRATORE UNICO DI PUBBLISERVIZI SALVATORE MUSCARÀ INDAGATO PER LA BANCAROTTA ALIGRUP
Pubblicato il 12 Gennaio 2017
Cesare Lombroso
«Un docente stimato per le sue elevate competenze». Queste le motivazioni per le quali Muscarà era stato nominato amministratore unico della Pubbliservizi, società partecipata della Città Metropolitana catanese, da EnzoBianco.
Proprio il sindaco della città etnea aveva indicato il professore come la figura ideale per risanare e rilanciare l’attività dell’azienda.
Davvero sorprendente la scelta del sindaco di Catania. Per salvare e rilanciare la società partecipata, nella quale già nel giugno 2015 era stato intaccato fortemente, quasi azzerato, il capitale sociale, si rivolge ad un presunto bancarottiere. Certamente non lo sapeva allora (?). Ma va bene così. Ognuno fa le proprie scelte assumendosene le responsabilità politiche di fronte al popolo. Avanti tutta.
Da non dimenticare che, qualche anno fa, Salvatore Muscarà, era stato nominato alla guida dell’ATO Rifiuti Simeto Ambiente per curarne lo start-up….etc,etc,etc.
Da oggi il nuovo amministratore di Pubbliservizi, Salvatore Muscarà è uno degli indagati per il crack di Aligrup, per i quali oggi la Procura di Catania ha emesso il sequestro di 85 conti bancari per un totale di 19 milioni di euro, con l’accusa è bancarotta fraudolenta.
“Questi amministratori hanno perso la nostra fiducia e non saranno più nominati”, ha detto stamani in conferenza stampa il procuratore Capo Carmelo Zuccaro.
Muscarà, all’epoca dei fatti, era amministratore giudiziario nominato dal Tribunale di Catania, per gestire l’Aligrup, società di Sebastiano Scuto, il ‘re dei supermercati’. Per gli inquirenti però, Salvatore Muscarà insieme con Carmelo Lazzaro e Angelo Giordano, non avrebbe fatto gli interessi dello stato, ma quelli della famiglia Scuto. È appena il caso di ricordare che proprio ieri il sig. Scuto è stato raggiunto dalla misura di sorveglianza speciale.
Il nuovo “capo” della Pubbliservizi, tra il 2001 e il 2010 avrebbe aiutato Sebastiano Scuto, la moglie Rita Spina e il cognato Domenico Spina a svuotare degli utili la Aligrup. Avrebbe, secondo la tesi della procura, fatto fuoriuscire fondi, acquisito o ceduto beni dell’azienda alle altre società intestate ai familiari del ‘re dei supermercati’.
Del tutto disinteressatamente???
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