Lavorare a Catania: sette mesi senza stipendio. E i servizi sociali? Dal sindaco Stancanelli pronta e ferma risposta: nessuna certezza

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Cooperative sociali in corteo oggi. Manifestazione pacifica ma nervi allo stremo.Di Fernando M. Adonia“Muoiono i servizi sociali, muore Catania”. Recita così uno dei tanti striscioni portati oggi in corteo dagli otre 200 operatori del settore socio-assistenziale e dei centri diurni per anziani. La manifestazione è partita alla ore 10.00 da via Etnea, all’altezza del monumento dedicato a Giuseppe Garibaldi, per sciogliersi poi sotto gli uffici del sindaco Raffaele Stancanelli circa un’ora dopo. Il motivo dell’agitazione è sempre quello del mancato pagamento delle sette mensilità che le cooperative sociali attendono del Comune di Catania. Da giorni infatti è un susseguirsi di date circa la liquidazione di almeno una delle fatture arretrate. Tra i manifestanti si parla apertamente di “mancato mantenimento delle promesse” da parte dell’amministrazione comunale, mentre dai vertici di Palazzo degli Elefanti non trapelano notizie rassicuranti circa i tempi di risoluzione della crisi, nonostante il gesto del Sindaco di ridurre la propria indennità del 30%, e riservare la quota risparmiata proprio ai servizi sociali.La manifestazione di stamani si è svolta pacificamente. Hanno sfilato uomini e donne di tutte le età e di tutte le condizioni di disabilità. Alcuni erano addirittura in sedia a rotelle. Ma si sono fatti sentire lo stesso, complici i tanti tamburi e gli ormai celebri fischietti. Come traspare pure la rabbia dal volto delle persone in piazza. Il corteo di oggi è solo l’ultima tappa delle lunga mobilitazione indetta dell’Unione sindacale di base, che sta garantendo un supporto logistico ai lavoratori in agitazione. Da ben nove giorni e nove notti infatti gli animatori del settore sono accampati sotto Palazzo degli Elefanti in segno di protesta. Il clima ormai è più che incandescente. Già ieri un gruppo si è staccato del presidio per occupare simbolicamente gli uffici della Ragioneria generale del Comune, alzando così i toni della protesta.Il gesto si è risolto pacificamente, grazie alla mediazione delle forze dell’ordine che hanno evitato che i toni potessero degenerare.A margine della manifestazione Corrado Tabbita Siena, responsabile dell’Usb, ha fatto il punto della situazione: “occorre continuare a mantenere accesa l’attenzione su questa problematica che colpisce un settore che richiede massima professionalità e che è sostenuta dai lavoratori da un estremo senso di abnegazione. Occorre continuare a dimostrare alla cittadinanza tutta e in primo luogo al Signor Sindaco che i servizi offerti da queste strutture devono essere una priorità per l’Amministrazione Comunale”. Continua dunque la protesta. La tenda dei lavoratori in presidio permanente resta montata a piazza Università.

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Redazione Iene Siciliane

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