“Questo non è amore”. Il motto della campagna permanente di sensibilizzazione promossa dalla Polizia di Stato ha scandito i diversi momenti di riflessione programmati dalla Questura di Catania per celebrare la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Questa mattina, nell’Aula delle Adunanze del Palazzo di Giustizia, la Polizia di Stato e l’Ordine […]
Lavoro e tragedie, Aligrup: una vita a trenta euro al mese! L’umiliazione di uomo che umilia tutti
Pubblicato il 28 Febbraio 2013
Stamane, ennesima disperata protesta dei lavoratori dell’azienda di grande distribuzione….di iena operaia marco benanti
Senza stipendio da cinque mesi, senza cassa integrazione promessa e mai arrivata (a proposito, che fanno al Ministero a Roma? Dormono o si fanno i cazzi loro?), senza risposte dalla politica politicante (come nel caso di Saro Confindustria, il governatore compare della Confindustria, che ha preso impegni e non li mantiene): questo il quadro in cui è esplosa -giustamente- l’ennesima manifestazione dei lavoratori dell’Aligrup, la società del “re dei supermercati” di Sicilia Sebastiano Scuto, sotto processo -in appello- per mafia (sentenza prevista per aprile)
Stamane, un gruppo di circa cinquanta lavoratori -padri di famiglia, senza soldi- hanno occupato l’ingresso principale de “Le Zagare”. Un atto di estrema ribellione a chi li vuole affossare. Pubblichiamo la foto della “busta paga” di un lavoratore: trenta euro. Ma ci sono persone a zero euro. Questo cos’è? Violenza o no? E’ violenza dare acconti di duecento euro?
I racconti dei lavoratori sono quelli di chi non sa più che fare: famiglie con la luce “tagliata” in casa, aiutate dai parenti, disperazione. Si attende che qualcuno esca “pazzo”? Non si notano rappresentanti sindacali, eccetto la Cisal con Paolo Magrì.
Il 4 marzo il Tribunale deciderà sul concordato preventivo: una giornata decisiva. Intanto, si attendono risposte dalle istituzioni. Che se ne fottono. Ma i lavoratori non mollano.
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