Lavoro, “rischio deserto” a Catania, vertenza Almaviva: lunedì nuovo incontro a Roma. E sit-in davanti alla sede

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le ultime sull’ennesima crisi aziendale….ecco quanto comunicano i sindacati di categoria di Cgil-Cisl e Uil 

Sul caso Almaviva è stata fissata per lunedì 18 marzo una riunione a Roma, a partire dalle ore 16 tra le organizzazioni sindacali, i vertici nazionali di Almaviva e di Vodafone. Durante l’incontro i lavoratori organizzeranno un sit in a supporto della vertenza nella sede Almaviva di Misterbianco.Le segreterie provinciali di Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil, insieme ai rispettivi nazionali, si sono incontrate nei giorni scorsi a Roma con i vertici di Almaviva Contact spa per la grave crisi occupazionale che rischia di abbattersi sui lavoratori del sito Almaviva di Misterbianco.La crisi è determinata dalla volontà di Vodafone di far cessare la gestione delle attività affidate ad Almaviva per nel territorio di Misterbianco.Nel corso dell’incontro, i vertici di Almaviva hanno confermato che Vodafone avrebbe scelto di far gestire ad Almaviva -centralizzandole in una unica sede- le attività relative, scegliendo la sede di Pozzuoli e determinando quindi a Misterbianco un esubero strutturale di più di 600 lavoratori.Al termine della riunione acquisita la disponibilità all’incontro di Vodafone è stata fissata, per lunedì 18 marzo il nuovo “faccia a faccia” romano. Spiega Davide Foti segretario generale Slc CGIL di Catania ” Riteniamo inaccettabile l’atteggiamento intimidatorio, discriminatorio e vessatorio di Vodafone. Nessuno può permettersi di scegliere per conto dei propri outsourcer dove e come creare esubero di manodopera, e ricordiamo che nel nostro territorio si decreterebbe la fine di tutta le attività di Almaviva. I lavoratori catanesi hanno determinato eccellenza nei servizi resi all’utenza e meritano di essere premiati anche per il loro attaccamento al lavoro e lo sosteniamo sulla scorta dei parametri assicurati. L’aggressione subita si fonda sulla discriminazione , la fuoriuscita dal precariato, che è stata sostenuta dalle istituzioni, non può essere scambiata con il ritorno al precariato ed in virtù di arcane motivazioni. Questo è un attacco al tessuto sociale e da tutte le istituzioni ci aspettiamo una levata di scudi a difesa del diritto e del lavoro. Qualcuno dorme ancora? Che si svegli, non è tempo di proclami. Da parte nostra non ci faremo intimidire da nessuno e ci aspettiamo dalle istituzioni locali e regionali una presa di posizione netta”.Il segretario generale della Uilcom Uil di Catania, Nuccio Strano, aggiunge: “Nell’incontro romano abbiamo ribadito fortemente la necessità di aprire un tavolo con la presenza di Vodafone, Almaviva e delle organizzazioni nazionali e territoriali.Abbiamo ribadito con forza che non siamo disponibili ad accettare nessuno dei 597 licenziamenti , perché riteniamo strumentale l’atteggiamento di Vodafone nel volere ha tutti i costi chiudere un centro di eccellenza come Catania. Come sindacato ci batteremo contro ogni risoluzione che non preveda la stabilità dell’attuale organico e lotteranno al fianco dei lavoratori attivando tutti i percorsi di legge a tutela degli stessi” .

 

Per Giovanni Cristofaro, segretario provinciale Fistel Cisl Catania: “Abbiamo chiesto ed ottenuto dall’azienda Almaviva Contact la sospensione delle procedure di licenziamento in attesa dell’incontro con la committente Vodafone; è inammissibile che quest’ultima decida dove licenziare e dove far assumere. Rigettiamo qualunque risoluzione che possa determinare anche un solo licenziamento a Catania, peraltro nel tempo sempre sede di eccellenza e qualità; ci impegniamo da subito ad attivare tutti percorsi istituzionali locali, regionali e nazionali, al fine di garantire il posti di lavoro conquistati nel tempo”.

  

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Redazione Iene Siciliane

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