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Lavoro sotto la “democrazia americana” di Sigonella: il sindacato “giusto” lo scelgono gli Stati Uniti
Pubblicato il 06 Dicembre 2012
Le “vie del modello usa” (nella foto, un esponente di questa cultura liberale) sono…infinite. Domani un’iniziativa di “pericolosi rossi”, quelli della Cgil di Catania…
a cura di iena sindacaleDalla Cgil:
Venerdì 7 conferenza stampa sulla condizione delle lavoratrici e dei lavoratori della base di Sigonella
Venerdì 7 dicembre, alle ore 10,30 ( sala Russo) la CGIL di Catania incontrerà la stampa sulla condizione delle lavoratrici e dei lavoratori della base di Sigonella. Saranno presenti il segretario generale della Camera del lavoro di Catania, Angelo Villari, il segretario confederale Angelo Rota, e Rosario Pellegrino, portavoce dei lavoratori italiani nelle basi Usa (Libu).
Il sindacato “denuncia la situazione anomala e che viola il dettato costituzionale, nella quale si trovano le lavoratrici ed i lavoratori delle basi militari USA in Italia, e nella fattispecie nella base aeronavale di Sigonella. Questi lavoratori, infatti, non possono, liberamente scegliere, come invece è garantito dalla nostra Costituzione, l’organizzazione sindacale alla quale potere aderire, in quanto il contratto vigente firmato dai rappresentanti del Governo USA e Fisascat –CISL e Uiltucs –UIL all’art.2 comma 1 testualmente recita: i comandi intrattengono rapporti sindacali con Fisascat – CISL e Uiltucs- UIL. La CGIL ritiene che tale stato di cose gravissimo ed inaccettabile, poiché priva della libera scelta associativa ponendo in essere un pesantissimo vulnus ai diritti civili e politici di un gruppo di cittadini italiani, che anche ai sensi della civilissima e democratica Costituzione americana godono di totale libertà di espressione ed associazione”.
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