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LE NOZZE DEL SECOLO
Pubblicato il 27 Gennaio 2024
va in scena il primo matrimonio tra due donne
Una storia vera di libertà e coraggio scritta da Fabio Bussotti
In scena Marianella Bargilli e Silvia Siravo, la regia è di Matteo Tarasco
Va in scena il 27 gennaio alle ore 20,45 con replica il 28 alle ore 18 a Sala Futura SPOSE. LE NOZZE DEL SECOLO scritto da Fabio Bussotti e diretto da Matteo Tarasco. Uno spettacolo che racconta la vera storia d’amore di due donne che l’8 giugno del 1901 alle ore 7,30 si sposarono nella chiesa di San Jorge a La Coruña.
Quello di Elisa e Marcela è stato il primo matrimonio legale tra persone dello stesso sesso, unione che non è mai stata annullata né dalla Chiesa, né dal registro civile.
Quella portata in scena per la prima volta dalla coppia Marianella Bargilli – Silvia Siravo è una storia avventurosa e picaresca, tragica e ironica al contempo, la storia di un amore che, a dispetto della legge e dell’opinione pubblica, seppe trovare un coronamento.
“Lo spettacolo racconta una storia vera, una storia d’amore, una storia di libertà e coraggio di due donne che nei primi anni del Novecento fanno delle scelte così coraggiose che sfido chiunque in quell’epoca a poterle anche solo immaginare. – dichiara Marianella Bargilli – L’intento è quello di raccontare la loro storia d’amore, ma anche l’epopea che hanno attraversato per poterla vivere, per poter stare insieme. Torno a lavorare con Silvia Siravo con la quale ho già lavorato in altri allestimenti ed è una compagna importante che conosco, una grande professionista e un’amica”.
“Quello che porteremo in scena è un racconto appassionato, dolente e sincero, ma anche ironico e provocatorio. – aggiunge Silvia Siravo – Il racconto della storia vera di Elisa e Marcela, e del mondo miope e conformista che ha ostacolato la loro tenace e coraggiosa ricerca di libertà. Quando ho scoperto questa storia, accaduta realmente in Spagna nel 1901, ho immediatamente pensato fosse importante trovare il modo di portarla a teatro. I tanti diritti acquisiti nella nostra epoca sono frutto anche delle battaglie di donne come Elisa e Marcela. Tenerne viva la memoria è necessario. ‘Spose’ è per me il concretizzarsi di un sogno e sono grata a tutte le persone che ne stanno permettendo la realizzazione”.
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