Le passioni di Gianni Coppola in “Una comune storia sbagliata”

Leggi l'articolo completo

di iena marco benanti

In mezzo al nulla di “cervelli piallati”dalla caserma del politicamente corretto, ogni tanto si prende…”ossigeno”. Come ti capita fra le mani uno scritto di Giovanni Coppola, nella versione scrittore. Di lui abbiamo parlato altre volte per le sue “deviazioni” (vedi link)

https://www.ienesiciliane.it/articolo.php?aid=9850

stavolta ci prendiamo la nostra “ora d’aria” nel mezzo dei rituali del sistema dominante, con le sue cazzate e i suoi diktat. L’ “ora d’aria” si chiama “Una comune storia sbagliata” (Algra Editore): una storia che non è solo un libro, un libro che non è solo un intrecciarsi di personaggi e di pagine, di un gruppo di amici e delle loro vite.

A leggerlo ti sale la passione. Che unita all’identità –ci pare- sia uno “motori” del testo di Coppola, o meglio di Gianni. Passione  e identità (che “brutte parole”, nevvero benpensanti del ciufolo?) che traboccano dalle pagine. Che si leggono “di corsa”, foglio dopo figlio, immagine dopo immagine, pensiero dopo pensiero. Perché quando hai qualcosa dentro, “giusta” o “sbagliata” che sia, puoi sempre sperare di parlare agli uomini. Non certamente agli zombie, questo è insuperabile.

“Una comune storia sbagliata” è fatta di personaggi, di amici e delle loro vite più o meno imperfette come tutte le vite vere (non quelle che passano dalla “stampa” ufficiale del “pensiero unico”). Ma in mezzo c’ è tanto altro: c’è Catania, buttana e unica, c’è amore, nelle sue tante versioni, da quelle più basse (tipo l’amore per una donna) a quelle più alte (l’amore per la Vita). Amore per sé stessi, per chi non si fa trasformare in una merce, come accade al più orgoglioso della compagnia ritratta nel libro. Ma anche carne, odori, sapori, colori di terre e di ambienti siciliani, catanesi, isolani: nel libro c’è questo e altro, in mezzo alle follie della vita, come l’amore.

Magari non farà storia, non farà cronaca, ma quello che scrive Gianni Coppola resta. Perché fra quello che c’è scritto e Gianni non c’è contraddizione. C’è una paradossale identità: un’altra “colpa” di Coppola, che già nella sua vita ne ha “scontate” altre, talune “gravissime” come le sue idee politiche e le sue preferenze letterarie.  Ma lui, Gianni, ride: del resto, la gioia come la risata sono i mezzi migliori per fare incazzare le “persone perbene”, magari “sinceramente democratiche”.

Insomma, la nostra “ora d’aria” non è finita al termine delle pagine di “Una comune storia sbagliata”. Per chi vive di passioni e di identità la vita –purtroppo per voi- non è come timbrare un cartellino al servizio di qualche Stato o di qualche “verità”. Falsa come tutte le “verità”.

 

Leggi l'articolo completo
Benanti

Recent Posts

Sinistra Italiana: Operazione Mercurio ennesima vergogna siciliana!

comunicato stampa Ancora una volta sono gli accordi tra mafia e politica a infangare la…

8 ore ago

Trasporti: Fita Cna Sicilia, produzioni penalizzate dal balzello ETS

Palermo, 24 febbraio 2025 – “Come si penalizzano le produzioni agricole e industriali siciliane? Mettendo…

8 ore ago

ALFA, VITTORIA E + 6 SUL COMISO

ALFA, VITTORIA E + 6 SUL COMISO La squadra rossazzurra supera l’Invicta 93Cento di Caltanissetta…

8 ore ago

Decreto Caivano: come saranno spesi i fondi destinati a San Cristoforo?

 Incomprensibile la scelta del sindaco Trantino di escludere il quartiere di Librino dai fondi del…

8 ore ago

L’Imesi Atletico Catania 1994 “sbatte” sull’arbitro

Allo stadio “Francesco Russo” di Viagrande vince l’Avola per 1-0. Gara condizionata dalle decisioni del…

8 ore ago

Sanità, Cimest: “Tariffe LEA inadeguate: a rischio l’assistenza specialistica convenzionata”

COMUNICATO STAMPA Sanità, Cimest: "Tariffe LEA inadeguate: a rischio l'assistenza specialistica convenzionata" La richiesta è…

8 ore ago