https://www.ienesiciliane.it/articolo.php?aid=11845 dopo quanto denunciato la scorsa settimana, l’avvocato Francesco Antille ribadisce le sue preoccupazioni e chiede interventi urgentissimi!
“ILL.MO SIG. COMANDANTE PROVINCIALE CARABINIERI CATANIA
ILL.MO SIG. PRESIDENTE DEL TRIBUNALE DI CATANIA
ILL.MO SIG. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DELL’ORDINE DEGLI AVVOCATI DI CATANIA
ILL.MO SIG. PRESIDENTE DELLA CAMERA PERNALE DI CATANIA “Serafino Fama”
ESPOSTO
CON RICHIESTA DI INTERVENTI URGENTISSIMI
A TUTELA DELLA SALUTE PRESSO IL TRIBUNALE DI CATANIA
Io sottoscritto AVV. ANTILLE FRANCESCO MARIO nato a Catania il 03-11-1961 ivi DOM.TO IN Viale XX Settembre 45 espongo quanto segue.
Mentre in Italia e in Sicilia in particolar modo (a Catania si rischia in queste ore di raggiungere un triste primato quanto a contagio da Covid 19), nel plesso di via Francesco Crispi ( Tribunale), in occasione della celebrazione delle udienze penali , si verifica il caos (corridoio centrale piano terra) documentato in minima parte dalle foto allegate riferite a giorno 19-10-2020 . Il tutto mentre il 20 ottobre si apprende dalla stampa che il Covid 19 ha gia’ colpito i Tribunali di Milano, Lodi e Genova. A Catania vi sono diversi avvocati e magistrati contagiati.
In via F. Crispi avvocati, parti, imputati, testimoni, consulenti, periti, investigatori , attendono di essere chiamati in relazione al procedimento che li riguarda (gli orari di fatto non esistono anche perche’ non è preventivabile, ad esempio, la durata di una udienza o di una prova, in caso di istruttoria).
I Carabinieri all’ingresso (area metaldectors) assistono alle scene di cui appena detto pur con il loro totale impegno, ma mancano precise linee guida strutturali in materia di distanziamento e razionalizzazione della celebrazione dei processi; e tuttavia nei corridoi si legge l’avviso : distanziamento di almeno un metro (impossibile) .
Accade dunque che mentre il Sig. Presidente del Consiglio dei Ministri copn l’ultimo DCPM del 18-10-20 , le Autorita’ Amministrative nazionali e locali, il Ministero della Salute, l’ Istituto Superiore della Sanita’ e l’Organizzazione mondiale della Sanita’ OMS, raccomandano cogentemente il rispetto delle distanze, tutto sembra dissolversi nei luoghi di cui alla allegata documentazione (e non solo) : si verifica l’esatto contrario di cio’ che viene raccomandato.
Nessun distanziamento sociale può essere posto in atto (e non vi è dolo da parte di alcuno) perchè nessuno sa quando verra’ effettivamente chiamato il giudizio che lo riguarda (di qui le soste e gli assembramenti ).
Restare sulla pubblica Via Crispi (si è tentato anche questo) significa non sentire quando verra’ appellato il giudizio cui si è interessati (con responsabilita’ dirette di cui solo gli avvocati pagano e-o pagherebbero le conseguenze ove il loro mandato risultasse inottemperato ).
Se a cio’ si aggiunge che le aule di V. Crispi si intasano spesso e non vi è un adeguato sistema di areazione (è lo stesso plesso laddove si consentono rinvii estivi per le alte temperature e qui si assiste a tutto quanto esposto dinanzi alla recrudescenza violenta dell’epidemia da Covid 19 ).
Trattasi di condizioni che mettono in pericolo anche l’assetto dei processi da celebrarsi, poichè in caso di malattia il difensore (e l’imputato) hanno diritto di richiedere un rinvio fino alla cessazione del legittimo impedimento.
Vi è dunque in atto il pericolo concreto e attuale di rischi per la salute di tutti coloro che DEVONO ( non possono , ma DEVONO) presenziare ai giudizi (testimoni, Avvocati, Giudici, Pubblici Ministeri, Cancellieri, stenotipisti, agenti di polizia e di PG, Carabinieri).
Chiedo espressamente alle Forze dell’Ordine e mi rivolgo al Sig. Comandante Provinciale destinatario, di fare ispezionare ogni mattina , videoriprendere e fotografare la situazione fino ad ora descritta, affinchè si adottino ADESSO (perche’ più avanti potrebbe essere TROPPO TARDI O INUTILE) provvedimenti immediati che consentano lo svolgimento delle sole udienze essenziali, in sicurezza per tutti.
Chiedo all’uopo agli altri Sigg.ri destinatarii di assumere con massima urgenza tutte le iniziative di loro competenza per fronteggiare il diffondersi dell’epidemia e associare tale prospettiva al rispetto della dignita’ degli Avvocati e di tutte le Parti processuali.
Si allegano ricognizioni fotografiche 19-10-20.
Con Ossequio
Avv. Francesco Antille.”
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