Legambiente: una bici da Bolzano al giovane Jonathan per dire che anche a Catania un’altra mobilità è possibile


Pubblicato il 17 Novembre 2019

Un’altra mobilità è possibile. Meno auto e più spazio a pedoni, biciclette e mezzi pubblici. Il circolo di Legambiente Catania è tornato a parlare dell’argomento, venerdì scorso, in un incontro all’Istituto Ardizzone Gioeni. Con tanto di premio (una bicicletta nuova e tutto il completo da ciclista ed una borraccia Plastic Free di Legambiente) consegnato al giovane studente dell’Istituto Superiore Francesca Morvillo, Jonathan Malnowicz, assiduo “pedalatore” negli spostamenti cittadini a Catania, immortalato in una bella foto pubblicata su Facebook e premiato per la sua scelta di mobilità “sostenibile” in una città dove tanti sfrecciano in motorino e che vanta il “primato” di auto per abitante.
È stata anche l’occasione per un confronto, forse arduo ma illuminante, con il sistema di mobilità ciclo-pedonale di Bolzano, città lontanissima e virtuosissima sul fronte della sostenibilità. A illustrare come è strutturato il sistema del capoluogo altoatesino è venuto il progettista di impianti ecosostenibili Ciro Vigilia assieme alla figlia Alessia, ciclista professionista del Valcar Team Women UCI.
Hanno raccontato la loro esperienza di utenti fragili della strada anche i volontari  della associazione Life Onlus ed avrà colpito certamente i ragazzi il loro appello al rispetto delle regole stradali soprattutto perché la loro violazione costringe chi é in carrozzina a non potersi muovere liberamente nelle strade.
Alessia ha consegnato il premio al giovane Jonathan a fine mattinata, una bicicletta che ha voluto regalare al piccolo ciclista catanese di origini polacche. Una bella storia in seguito alla quale con la preside dell’Istituto Regionale d’Istruzione Secondaria Superiore “Francesca Morvillo” si è deciso di avviare il progetto “Jonathan” per formare i giovani alla mobilità sostenibile e alla ciclabilità.
E se il confronto Catania–Bolzano sulla mobilità può sembrare arduo allo stato delle cose, a fare intravedere che “Un’altra mobilità è possibile” ci ha pensato Amedeo Paladino, esperto di settore di Legambiente Catania.
«Quello di Jonathan, immortalato da Roberto Fuzion mentre pedala in centro storico incurante degli sfottò di altri giovani in motorino – spiega Paladino – è un caso esemplare a cui abbiamo voluto dare risalto. Ci sono alcuni concetti base della mobilità sostenibile che è sempre bene rimarcare in un’ottica divulgativa, partendo dalla realtà quotidiana con cui ci confrontiamo a Catania. Realtà di inquinamento e congestione stradale a causa di un uso eccessivo dell’automobile. Invece, un’altra mobilità è possibile sovvertendo il modello attuale, dando la priorità all’utilizzo primario delle bici, della mobilità pedonale e del trasporto pubblico».
A seguire il dibattito, decisamente ispirato dal confronto con il “sistema Bolzano”. «Si potrebbe pensare quasi a una provocazione – afferma Viola Sorbello, presidente del circolo catanese di Legambiente – ma misurarci con sistemi di mobilità evoluti e avanzati è un’esperienza che può soltanto farci apprendere come funzionano altre città virtuose e provare ad applicare certi principi anche da noi. La tenacia e l’ostinazione di giovanissimi come Jonatan ne fanno i nostri “eroi” quotidiani. Ma noi non dobbiamo avere eroi, la scelta di un ragazzino come Jonatan deve essere un fatto normale. È facile per chiunque. Però, occorre una ferrea volontà politica di cambiare il sistema della mobilità a Catania ed è questo che chiediamo con forza ai vertici delle nostre istituzioni cittadine.
Al sindaco Pogliese, agli assessori alla Cultura Mirabella, ed alla Mobilitá Arcidiacono che hanno risposto al nostro invito chiediamo coraggio e determinazione, chiediamo di andare oltre le belle parole e mettere in campo fatti, progetti condivisi con esperti del settore e realizzati in tempi celeri. Perché sul fronte della mobilità sostenibile Catania non può più aspettare».

 

 
 

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