di Massimo Scuderi, Iena “ovunque”
Strisce blu sul lungomare di Marina di Cottone. Proprio nel bel mezzo del “solleone, un’inchiesta giudiziaria è stata avviata dal sostituto procuratore della Repubblica di Catania, Angelo Busacca, (la Procura di Catania non va mai in ferie, come crede qualcuno), che ha dato delega alla Polizia Provinciale di Catania, che vanta uomini esperti nel settore. Cosicché, nelle prime ore del mattino del 21 agosto, i migliori segugi della Polizia Provinciale di Catania, capitanati dal commissario dott. Piero Viola, si sono presentati al Comune di Fiumefreddo di Sicilia, creando qualche preoccupazione con l’acquisizione di alcuni atti relativi agli stalli ed altro.
Utenti, non siciliani, che confusi della presenza sull’ardente manto stradale delle due strisce bicolore ( per fortuna non sono quante quelle dell’arcobaleno sennò non si sarebbe potuto parcheggiare neanche una bici) e dalla presenza di “stalli”, lì pronti ad ingurgitare monetine forse non dovute. Rimane un quesito: la recente istituzione delle strisce blu sul lungomare di Marina di Cottone, che ricade nel territorio del Comune di Fiumefreddo di Sicilia, è legittima? Come si è giunti al passaggio burocratico che ha portato all’istituzione della zona parcheggio a pagamento? Come si è giunti all’affidamento dell’appalto degli stalli? Come può, è se può, il funzionario preposto della Provincia Regionale di Catania, con una semplice lettera, da “solista”, affidare una importante strada provinciale ad un piccolo comune con meno di 10.000 abitanti, anche se lo stesso comune pare abbia chiesto alla Provincia regionale stessa il trasferimento delle competenze sul tratto di strada che ricade appunto nel territorio di Fiumefreddo? Come ha potuto il Comune istituire le strisce blu, su una strada non di proprietà comunale, bensì provinciale?
Tutti quesiti questi, sui quali certamente la Magistratura saprà far luce. Il servizio di pagamento del parcheggio a Marina di Cottone ha un tariffario deliberato dalla giunta municipale con tariffe di 1 euro per ogni ora di parcheggio per i non residenti da utilizzare dalle 8 alle 14 e dalle 14 alle 20. Insomma pare che, per una intera stagione balneare, fare un bagno nella rinomata ( forse per l’esosità dei costi del parcheggio) spiaggia di Marina di Cottone, forse bisognerebbe accendere un “mutuo”. Probabile quindi che la Polizia Provinciale, certamente non miope, possa dare una “sbirciata” anche sulle autorizzazioni e sulla legittimità dei parcheggi privati lungo il lungomare. Addirittura si dice che forse si paga di meno.
In ultimo, potrebbe benissimo verificarsi, vista l’indagine in corso, l’eventualità che il funzionario della Provincia di Catania che avrebbe autorizzato la concessione della strada provinciale al Comune, possa essere sentito dallo stesso organo di Polizia Provinciale (che ha sede nello stesso stabile di Via Novaluce). Noi di Iene Sicule, nella eventualità che la nostra previsione investigativa dovesse concretizzarsi, vorremmo esser delle mosche per assistere a quell’interrogatorio…e sapere come finirà? Sarà un caso di “lesa maestà” per l’alto funzionario provinciale?
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