Caro Magnifico Rettore,
in attesa del prossimo incontro e della prossima seduta del Senato Accademico, avrei il piacere di condividere con Lei queste parole, congratulandomi per il risultato ottenuto.
Il nostro Ateneo per storia e per l’importanza del suo ruolo nei confronti della Città e delle altre Province vicine, è un centro culturale e formativo molto importante.
Tanti giovani sono stati formati all’interno delle nostre aule ma adesso dobbiamo realmente chiederci come la nostra Università riuscirà a formare i giovani di oggi e di domani.
I fatti recenti e scelte non sempre proficue hanno danneggiato l’immagine, diminuendo il numero degli iscritti e aumentando sempre di più l’abbandono di giovani siciliani dalla Sicilia per scegliere di costruire il loro futuro altrove.
Il futuro della Sicilia è l’istruzione, la cultura, la formazione e la ricerca, questa è la risposta che ognuno di noi deve darsi e soprattutto ricordare.
Abbiamo bisogno di un Ateneo sempre più vicino al mondo del lavoro, corsi di laurea vicini alle esigenze del territorio, degli iscritti attuali e di quelli futuri, della società che ci circonda.
Cercare di garantire e tutelare il merito e il diritto allo studio, due temi importanti per il futuro di tanti ragazzi siciliani: residenze, mense, borse di studio e una maggiore sinergia con l’ERSU.
I tanti colleghi bravi con menti eccezionali non facciamoli andare altrove, più ricerca e dottorati…più innovazione e scoperte per noi e per i nostri territori!
Miglioriamo l’orientamento e la presentazione di ognuno di noi che rappresenta l’Ateneo di Catania, bisogna andare con maggiore frequenza nelle scuole, nei centri vicini e lontani dalla nostra Città, nei quartieri.
Affidiamo attraverso i tutorati assistenza a chi entra, a chi è dentro e a chi dovrà cercare occupazione e lavoro.
La poca partecipazione di molti rappresentanti degli studenti alle ultime elezioni non mi meraviglia, questi si trovano spesso distanti dalle tematiche e dalle battaglie necessarie per questo Ateneo, distratti per poca formazione e tanta mediocrità.
Le lotte inutili e infantili tra le associazioni studentesche, che non sono altro che le lunghe mani delle segreterie politiche territoriali, che non mi sembra stiano governando benissimo la Città o la Regione e che infatti si modellano sul format delineato dai “grandi” sono le cause di questo risultato.
Noi stiamo formando tanti ragazzi per affrontare insieme alla nuova amministrazione le sfide che ci attendono.
Mi auguro che ci sia più trasparenza e contatto ma soprattutto opportunità per tutti gli studenti che ogni giorno frequentano le aule, le mense e le residenze universitarie.
Di questo percorso devono essere totalmente interpreti i giovani politici, ma in quanto tali e non perché pupi di qualcuno.
Una nuova classe dirigente ci sarà e non avrà né padrini e né padroni.
Io sento il dovere e la voglia di partecipare a tutto questo.
Cordiali saluti
Federico Scalisi
Senatore Accademico
Associazione Controcampus.
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