Lettera in redazione dell’ex presidente della Municipalità Librino, Rosario Patanè: “Pane e formaggio o formaggio col pane?”


Pubblicato il 23 Agosto 2011

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Pane e formaggio o formaggio col pane, questo è il problema.
E’ la sintesi dell’intervista stampata su La Sicilia del 14/08/2011 al presidente della provincia Giuseppe Castiglione, in cui si cita <<il comune sciolga l’alleanza PDL-MPA>>, <<Istituto d’arte: non rinnoveremo l’affitto>>.
Caro presidente Castiglione, sul primo virgolettato, quello del comune sulle alleanze, è un labirinto partitico su cui non voglio entrare, e ribadisco partitico, basta leggere le dichiarazioni in risposta alla sua intervista de La Sicilia del 15/08/2011 da parte del deputato regionale UDC Marco Forzese. Ma un giudizio politico, e ribadisco politico, sul sindaco viene dato sempre su La Sicilia del 25/05/2011, nel quale si afferma <<sui tagli forse 20 milioni della manovra appena varata>> e dalla CGLI il segretario generale Angelo Villari afferma <<lacrime e sangue per Catania a conferma che l’emergenza non finisce mai. E’ d’altronde dal 2008 che la città si barcamena tra il rischio dissesto e la salvezza. Da allora il sindaco Stancanelli tagliando tutto il superfluo e anche mille dipendenti comunali andati in pensione, è riuscito a rimettere in sesto un comune disastrato, anche se restano ancora molti punti a rischio >>.
Dicasi la stessa cosa per il presidente della Regione Raffaele Lombardo e anche per lei, un giudizio politico lo daranno solo ed esclusivamente gli elettori a fine legislatura.
Una critica politica, caro presidente Castiglione, mi permetta di avanzarla sul secondo virgolettato della sua intervista, ovvero su <<L’istituto d’arte: non rinnoveremo più l’affitto che oggi ci costa quasi un milione l’anno>>.
Ricordo le dichiarazioni sue e del segretario provinciale del PD Luca Spataro apparse su La Sicilia del 03/10/2009. Mi preme ricordarle che il 06/10/2009 mi viene pubblicata una lettera sulla rubrica “lo dico alla Sicilia” dal titolo << Librino perde ancora…>>.
Mi dispiace che Librino perda ancora perchè lei rinunci all’idea della caserma, del reparto mobile della polizia <<siccome si parla da 30 anni di nuova questura ecco questa potrebbe essere realizzata NON a Librino; ma qui in Corso Italia>>.
Sa cosa mi ricorda? Quando ero presidente della IX Municipalità di Librino e nessuno voleva venire a fare l’assistente sociale a Librino, tutti volevano andare a fare servizio in via Monfalcone.
Caro presidente Castiglione la valorizzazione della città e il turismo non avverrà mai se non si pensa che l’ombelico della città è Librino inteso come città, perchè forse lei non sa che Librino per densità abitativa è la quarta città siciliana, e a Librino per il sistema viario esistente, gli spazi esistenti, le strutture esistenti potrebbe essere un’idea per la caserma della polizia la villa Nitta costata quasi 2 milioni di euro e ora libera e a rischio di vandalismo, se non si vede Librino come una City direzionale e il centro storico.
Sono d’accordo con Lei che piazza Carlo Alberto è una delle più belle piazze in assoluto, potrebbe essere la nostra piazza San Giovanni o del Plebiscito per i più grossi eventi culturali, musicali o di raduno della città.
Anzi il mio sogno sarebbe quello di chiudere definitivamente a tutti i bus, taxi il centro storico e che diventi una città giardino pedonale,i mmagini la via Etnea colorata di piante e fiori cono uno sfondo unico dell’Etna.
Sicuramente spetta ai politici fare i politici ma il cittadino deve fare il cittadino.
Un sogno? non lo so, sicuramente bisogna tornare a pane e formaggio.
                                                                                                                                                                     Rosario Patanè ex presidente della Municipalità Librino


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Redazione Iene Siciliane

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