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Libera: un procuratore estraneo al sistema Catania
Pubblicato il 18 Luglio 2011
Il coordinamento provinciale catanese di Libera, Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, ha inviato al Consiglio superiore della magistratura un appello in cui si chiede che per la nomina del Procuratore della Repubblica sia scelto un candidato estraneo alla città.
E’ noto che la decisione del CSM è ormai prossima e che la rosa dei candidati è ristretta a tre nomi: quello del dott. Giuseppe Gennaro, Sostituto Procuratore presso la Procura di Catania, quello del dott. Giovanni Tinebra, Procuratore generale presso la Corte d’Appello di Catania, e quello del dott. Giovanni Salvi, Sostituto Procuratore generale presso la Corte di Cassazione.
APPELLO AL CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA
“Infiltrazioni mafiose nell’economia, corruzione diffusa, alto tasso di illegalità: di fronte a questa realtà la Procura di Catania appare, anche dopo il pensionamento del Procuratore D’Agata, divisa e lacerata da conflitti interni.
Il Coordinamento provinciale catanese di Libera, Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, rivolge un appello al CSM: senza voler esprimere alcuna valutazione sulla professionalità dei catanesi concorrenti per la nomina del Procuratore della Repubblica, chiediamo che, stavolta, sia scelto un candidato estraneo alla città.
In occasione dell’ultima nomina era stato rivolto un analogo appello, rimasto, purtroppo, inascoltato e vicende successive ci hanno dato ragione: Catania ha vissuto e vive un’ennesima stagione di veleni.
La Procura è il cuore pulsante dell’amministrazione della Giustizia, solo un capo libero da legami con la città e lontano dalle storie che hanno infangato la magistratura catanese potrà ridare l’autorevolezza indispensabile all’imparziale esercizio dell’azione penale cui Catania ha diritto”.
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